"Quel cane aveva già aggredito un altro bambino prima di mio figlio"

Il padre del bimbo di 5 anni azzannato: "I padroni erano presenti e ci hanno detto che non era pericoloso"

Un cane

Un cane

GUIGLIA (Modena), 24 agosto 2014 - AVREBBE aggredito già un’altra volta, il cane di Guiglia che il giorno di Ferragosto, nella frazione di Samone, ha ferito al volto un bambino di 5 anni. Il piccolo, insieme alla sorellina e ai genitori, si trovava in zona per una gita e si era fermato per guardare il gregge di capre al pascolo, quando è stato aggredito dal cane, un meticcio di taglia media, senza spiegazione apparente.

Ieri la notizia dell’attacco al bambino pubblicata sul nostro giornale ha scatenato i commenti dei lettori, per i quali la famiglia non avrebbe dovuto avvicinarsi al gregge. Ma per il padre del piccolo ferito, le cose sono andate molto diversamente. «Ci siamo avvicinati al piccolo gregge, rimanendo a 20/30 metri di distanza, dopo aver chiesto il permesso ad una signora che accudiva le caprette, anche se eravamo su strada pubblica — spiega il padre Marco B. — Il cane era da compagnia, e non di guardia al piccolo gregge, e si trovava sdraiato in mezzo alla strada pubblica senza museruola o guinzaglio». Quanto alle caprette, precisa l’uomo, «le abbiamo viste a circa 20 metri di distanza e mai accarezzate».

In questo modo l’attacco del cane non sembrerebbe giustificabile dall’istinto di difesa del gregge. Ad un tratto, l’aggressione. «Il cane, dopo aver accettato di buon grado diverse carezze dal sottoscritto, da mia moglie e dai miei figli su mia supervisione a 50 centimetri di distanza, è impazzito e ha aggredito senza che nessuno della mia famiglia si fosse avvicinato né al proprietario né al gregge. Abbiamo appreso successivamente che lo stesso cane aveva già assalito un altro bimbo circa 10 giorni prima del 15 agosto e che i veterinari di Vignola erano già stati allertati e andati a visionare l’animale prima della segnalazione conseguente al nostro caso, che il Pronto Soccorso  del Policlinico di Modena — dove è stato curato il bambino di 5 anni aggredito il 15 agosto— ha effettuato d’ufficio il 15 agosto sera».

La rabbia, aggiunta allo spavento e al dolore della famiglia, è quindi, se possibile, ancora più grande. «Se fossimo stati avvisati di questo fatto dai proprietari del cane che erano lì presenti, non mi sarei avvicinato con ciò che più ho a cuore della mia vita». Infine, il padre del piccolo ha voluto ringraziare i volontari della pubblica assistenza di Roccamalatina e il personale del pronto soccorso del Policlinico di Modena.