Appalto al centro servizi, blitz dei Nas

I carabinieri nella sede dell’Ausl dopo l’esposto del consigliere regionale Favia

Il blitz dei Nas è scattato nella Chinatown di Milano

Il blitz dei Nas è scattato nella Chinatown di Milano

Modena, 23 ottobre 2014 - L’inchiesta sugli appalti pilotati nella sanità modenese ora tocca anche l’ospedale di Baggiovara. Lunedì i carabinieri del Nas di Parma si sono infatti presentati negli uffici dell’Ausl, in via San Giovanni del cantone, dove hanno richiesto una serie di documenti, subito consegnati dal personale dell’azienda sanitaria. Si tratterebbe delle carte relative ai lavori del centro servizi del nuovo Sant’Agostino estense, realizzato nel 2011.

L’acquisizione dei documenti ordinata dalla Procura sarebbe relativa all’esposto presentato a giugno dal consigliere regionale indipendente e promotore della lista civica Liberi Cittadini per l’Emilia Romagna, Giovanni Favia, una denuncia che riguarda una transazione da 5 milioni di euro effettuata dall’Ausl in favore di un raggruppamento di cooperative, quasi tutte già al centro della nota inchiesta sugli appalti truccati al Policlinico che vede come ‘primo’ indagato l’ex dg Stefano Cencetti. Proprio Cencetti era anche project manager per la costruzione dell’ospedale di Baggiovara. Secondo l’esposto, la transazione sarebbe sospetta poiché una parte del denaro (2 milioni) sarebbe stata liquidata prima del collaudo dell’opera. Non sarebbe inoltre stata indicata la motivazione dell’esborso, che appare come una liberatoria per irregolarità nei subappalti.

Interpellato sul blitz dei carabinieri del Nas, Favia commenta: «Resto sempre più convinto che la sanità, a Modena come nel resto della regione, sia usata dai politici di turno come un bancomat per accontentare gli amici degli amici grazie al sistema degli appalti pubblici. L’ampliamento dell’ospedale di Baggiovara è uno scandalo enorme costato ai cittadini 5 milioni di euro in più. Togliendo clientele e sprechi si potrebbero risparmiare decine di milioni di euro nella sanità regionale. Sono soddisfatto che il mio lavoro da consigliere regionale sia utile a fare luce su questa a dir poco torbida vicenda».

L’indagine, che a maggio aveva sconvolto il Policlinico, si allarga dunque a Baggiovara anche se l’azienda Ausl si dice serena rispetto alla vicenda sollevata da Favia che è tutta da accertare.

Riguardo alla nota inchiesta sul Policlinico i Nas ipotizzano una associazione a delinquere finalizzata a corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e riciclaggio. Al centro ci sarebbe l’ex dg Cencetti: gli indagati sono 63, tra cui alcuni suoi stretti collaboratori e la moglie. Gli altri sotto inchiesta sono i legali rappresentanti delle ditte biomedicali e delle cooperative edili che avrebbero pagato ‘mazzette’ tramite tre associazioni no profit.