Rincari dei bus a Modena, il Pd fa mea culpa

Nella delibera più sconti per gli studenti. Il testo tornerà in aula il 21 luglio

Modena, rincari sui biglietti dei bus Seta (Foto Fiocchi)

Modena, rincari sui biglietti dei bus Seta (Foto Fiocchi)

Modena, 16 luglio 2016 - E così i famigerati aumenti Seta sui biglietti urbani (da 1,25 a 1,50 euro) – per un provvidenziale errore tecnico – vanno nel congelatore (seppur per poco), placando per ora i malumori dentro la maggioranza che rischiavano di straripare e mettere in imbarazzo la Giunta in aula. I dietro le quinte, seppur ridimensionati dai diretti interessati, parlano di un Trande e un Bartolamasi contrari a votare una delibera amata da pochi, poi ecco l’incongruenza che ‘salva’ la faccia in extremis al partitone, rimandando la discussione e il voto al Consiglio comunale del 21 luglio.

Rumors parlano di un Muzzarelli infuriato: «Il Consiglio è libero e sovrano e l’assessore aveva verificato. Io ero a un’altra iniziativa...», ha risposto frettolosamente ai cronisti che lo incalzavano. Ieri Piazza Grande ha comunicato che l’errore tecnico «rischiava di penalizzare alcuni studenti delle scuole medie rispetto alle attuali tariffe applicate, errore di cui si è accorto il gruppo consiliare Pd prima della trattazione in Aula, l’amministrazione comunale non solo correggerà l’atto per gli aspetti formali, ma coglierà l’occasione per estendere i benefici già previsti per la scuola elementare agli studenti delle medie fino al compimento dei 14 anni di età».

«In pratica – spiega a sua volta l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi – chiederemo a Seta che tutti i bambini e i ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo, ossia l’intera fascia che va dai 6 ai 13 anni fino al compimento dei 14, usufruisca di abbonamento annuale urbano alla tariffa scontata di 25 euro, beneficiando quindi di uno sconto pari a oltre il 90 per cento».

Insomma, l’errore tecnico è indubbio ma è stato preso al balzo per aggiustare in corsa la delibera. La conferma arriva anche dal consigliere e segretario cittadino del Pd, Bartolamasi, e da Fabio Poggi, presidente della commissione consiliare, che insieme scomodano la parola ‘approssimazione’. «Nell’esame ulteriore – spiegano i due – abbiamo individuato alcune discrepanze e le abbiamo immediatamente segnalate. Ne condividiamo la filosofia di fondo: una piccola penalizzazione per gli studenti occasionali che ha, però, l’obiettivo di dare non poco agli altri, gli utenti abituali del mezzo pubblico. Non vogliamo stravolgere la delibera – precisano Poggi e Bartolamasi – ma non possiamo nasconderci che siamo in presenza di un’approssimazione, soprattutto relativamente all’offerta pesata dagli studenti delle medie».

Per questo – aggiungono – già nella prossima commissione Seta e nel successivo dibattito in Consiglio, quindi, lavoreremo per approvare una delibera non solo senza più errori, ma con un quadro chiaro in ogni punto, su ogni singola tariffa e in ogni territorio».

Resta perplesso sull’impianto Francesco Rocco, non più nel Pd ma ancora nella maggioranza con Fas-Sinistra Italiana: «La delibera non è stata condivisa e discussa insieme, non penso che la voterò nonostante gli aggiustamenti. A mio parere sarebbe stato meglio aspettare un altro anno».

Intanto continua il pressing dei 5 Stelle. Per il gruppo cittadino «siamo alle comiche: il Pd modenese non è in grado di ammettere davanti alla collettività le criticità della scelta politica sugli aumenti tariffari, e si rifugia nei ‘tecnicismi’. Ci troviamo di fronte a un’esibizione di arrampicata sugli specchi». A livello nazionale è invece il deputato modenese Michele Dell’Orco a incassare la bocciatura del suo emendamento anti-rincari: «Non si è voluto dare una soluzione nazionale al problema. Spero almeno che il Pd di Modena abbia il buonsenso di porre un freno locale agli aumenti».