Il cadavere mummificato è di Primo Zanoli, manca solo la prova del Dna

Con tutta probabilità la Procura aprirà un fascicolo per omicidio colposo. L'agenzia di investigazioni private ha scoperto il corpo con una sonda calata dal tetto nel cavedio (VIDEO)

Il recupero del cadavere mummificato nell'ospedale di Baggiovara (Fiocchi)

Il recupero del cadavere mummificato nell'ospedale di Baggiovara (Fiocchi)

Modena, 31 ottobre 2014 - Sarà con tutta probabilità l'omicidio colposo il reato che ipotizzerà la Procura di Modena per la morte di Primo Zanoli, il 64enne trovato morto, ormai mummificato, ieri in un cavedio dell'ospedale di Baggiovara (VIDEO), a due anni e 10 mesi dalla sua scomparsa dal reparto di Neurochirurgia.

Il procuratore Vito Zincani ha fatto sapere che per ora non ci sono indagati ma che l'inchiesta si focalizzerà su come il paziente, quella maledetta notte tra il 30 e 31 dicembre 2011, abbia potuto accedere al piano inutilizzato del blocco 8 da cui sarebbe precipitato, finendo in un condotto d'aerazione. E' questo, infatti, l'unico accesso al cavedio. L'ipotesi più probabile è che una porta sia rimasta aperta. In questo caso l'indagine potrebbe riguardare i vertici dell'ospedale ma anche chi ha lasciato 'incustodito' il buco, probabilmente la ditta che lo ha realizzato ormai numerosi anni fa.

Si tratta di un condotto di aerazione che attraversa tutti i piani per poi 'sbucare' sul tetto. Proprio dal tetto l'agenzia privata Sheridan, ingaggiata dalla famiglia di Zanoli, ha calato una telecamera nel cavedio che ha scoperto il cadavere al piano terra, in una piccola stanza interna alle camere ardenti che contiene solo impianti tra cui quello di aerazione. Solo il Dna dirà se si tratta del 64enne, ma i dubbi sono pochissimi.

La figlia di Zanoli: "Dopo tre anni, tutto porta a mio padre"