Modena nel caos, "I giocatori non faranno passi indietro"

Pagliani (Aic). "Ritiro della messa in mora solo se pagano luglio e agosto. Taddeo chiede l’autorizzazione al tribunale"

Aldo Taddeo (Foto Fiocchi)

Aldo Taddeo (Foto Fiocchi)

Modena, 23 ottobre 2017 - Lui, Taddeo, ha detto che pagherà solo se i calciatori ritireranno la richiesta di messa in mora della società. Loro, i giocatori (15 tra quelli sotto contratto, più i 5 fuori rosa, mentre sarebbero esentati i presstiti), la famosa lettera che può svincolarli dal 3 novembre, manco ci pensano a stracciarla se non arriverà il bonifico di luglio e agosto.

E’ evidente che qui c’è un problema di fiducia. Quando manca, tutti si complica. Taddeo, nell’intervista di ieri, ha sostenuto di aver preparato, ma non inoltrato, la richiesta al giudice delegato per liquidare le due prime mensilità, ma sarebbe stato il commissario Trenti a suggerirgli di non precedere, in quanto la risposta sarebbe stata molto probabilmente negativa.

«L’unica certezza di non avere quella autorizzazione - sostiene l’avvocato Pagliani dell’Aic (foto a destra) - è di non chiederla. Depositi Taddeo la richiesta e vediamo cosa succede». Concetti già espressi nei giorni scorsi e sinceramente non si vedono sbocchi. Come non si intravvede la possibilità, ad oggi, che Modena-Padova di domenica prossima si giochi.

E la sola mensilità, quella di ottobre che Taddeo dice di voler versare entro venerdì 27, non dovrebbe bastare per rassicurarlo sul fatto che tutti i giocatori resteranno senza chiedere lo svincolo. Anche se davanti ad un gesto di buona volontà del patron, qualche giocatore potrebbe cedere.

Dipende dal grado di fiducia che riuscito a conquistarsi in queste due settimane e che, ad occhio, è vicino allo zero. Aveva promesso che avrebbe sistemato tutto entro il 16 (altra violazione e non pagando arriverà la penalità senza sconti), dicono che l’altro giorno avrebbe rassicurato i giocatori di non pretendere il ritiro della messa in mora, preoccupandosi poi di riferire pubblicamente il contrario.

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«L’unica cosa che non faranno mai i calciatori, se non pagheranno luglio e agosto, è il ritiro della messa in mora», insiste l’avvocato Pagliani. Posizioni nette, ben delineate, in una situazione di grande caos, con la squadra in aperto conflitto con l’allenatore il quale, forse, aspetterebbe solo l’esonero per togliersi da questo impiccio

Infine una precisazione dei giocatori in merito alla nostra intervista di ieri a Taddeo: «Chiediamo luglio e agosto perché ci mancano tutte le mensilità da luglio ad oggi. Non abbiamo mai chiesto mensilità anticipate, solo quello che ci spetta. Nell’incontro di giovedì la società non ci ha chiesto il ritiro immediato della tanto contestata messa in mora, ma solo dopo il pagamento di ottobre e novembre. Le messe in mora servono a noi calciatori a ottenere il rispetto dei nostri diritti».