Piano diabolico per incolpare solo i giocatori

Il Signor C e Taddeo sembrano avere concordato una strategia

Modena, 24 ottobre 2017 - Sembravano quasi concordate quelle domande del giornalista Rai, inviato a Montecarlo, per un servizio di tre minuti al Signor C, di nuovo tra noi per attuare, pensiamo, un piano diabolico che sembrerebbe quasi concordato con il suo erede. E’ chiaro come il sole che l’obiettivo sono i calciatori.

Per il Signor C nel suo ex spogliatoio ci sono dei «delinquenti» che, come dei burattinai, «obbligano gli altri a fare quello che non vorrebbero fare». Pensavamo che fino a ieri fossero solo scarsi (d’altronde li ha presi lui il Signor C e il suo d.s.), ma secondo l’ex patron sono ben altro. Non specifica la stagione, ma è facile comprendere che sia quella attuale. Con un preciso invito: «Gli organi predetti vadano a rivedersi un po’ le partite». Accusa gravissima. 

Ci sarebbe da discutere sull’utilità di questo servizio. Ma soprattutto sarebbe curioso chiedere al giornalista se la domanda ‘ritiene che i giocatori abbiano fatto qualcosa di strano?’ è farina del suo sacco. Tutto questo è successo domenica sera dopo la mezzanotte. Il giorno prima in una nostra intervista, anche Taddeo aveva puntato il mirino sui giocatori: «se non ritirano la messa in mora, non paghiamo gli stipendi».

Ognuno può intenderla come vuole, ma qui c’è un chiaro tentativo di addossare le colpe di un possibile fallimento del Modena ai giocatori. Come se il Signor C e Taddeo avessero concordato insieme il piano. Attendiamo verifiche. Per chiudere una considerazione sull’ultima frase del Signor C quando racconta di un suo incontro con Padre Pio, il quale gli avrebbe negato la possibilità di baciargli la mano. Verrebbe quasi da dire che Padre Pio aveva capito tutto.