Canaletto, lanciato un sasso sull’auto in transito

La denuncia di un 18enne

Il parabrezza sfondato dal sasso

Il parabrezza sfondato dal sasso

Modena, 29 agosto 2015 - Iinquietante episodio avvenuto ai danni di un giovane lungo strada Canaletto, dove si trova la frazione di San Matteo. Il ragazzo, un neopatentato, stava guidando giovedì sera, alle 22, lungo strada Canaletto, quando si è visto piombare un sasso sul parabrezza. «Stavo andando in direzione città – racconta il 18enne –. All’improvviso ho visto sbucare dai cespugli una sagoma scura di una persona, che mi è venuta incontro». Il giovane sostiene che fosse «una donna»: «Ha scagliato contro il mio parabrezza un grosso sasso e poi è scappata via. Ho sentito un grosso botto e poi ho visto il vetro davanti a me incrinarsi».  Nonostante l’improvvisa aggressione, il ragazzo è riuscito a proseguire la marcia. «Non so neppure come, ma non mi sono fermato. Sono andato avanti, nonostante fossi del tutto stordito, confuso e preso dal panico. A ripensarci adesso mi vengono i brividi: avrei potuto sbandare, uscire di strada e ammazzarmi, invadere l’altra corsia e provocare un incidente coinvolgendo altri mezzi o persone».

QUALCHE centinaio di metri dopo il giovane il giovane ha arrestato la corsa della sua auto e ha ripreso fiato. Ha avvisato la famiglia e chiamato la polizia, che lo ha raggiunto nella stazione di servizio Esso che si trova sulla stessa strada. Agli agenti il giovane ha raccontato il pauroso episodio, cercando di fornire anche una descrizione della misteriosa donna che sostiene di aver visto scagliare il sasso contro di lui. «Era grosso come un mattone – prosegue il giovane – e avrà avuto un peso sui tre-quattro chilogrammi». Il macigno ha lasciato sul vetro un grosso segno dalla parte del passeggero anteriore, grande «quanto l’impronta di una mano». 

L’AUTO è stata portata in riparazione: «È andata bene così, nel senso che un fatto del genere avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi sia per me sia per altre persone – prosegue il ragazzo –. Però mi rimangono la rabbia, la paura e, ovviamente, i danni. E mi sto facendo tante domande. Mi chiedo soprattutto perché sono stato colpito: volevano forse provocare un falso incidente con feriti, per poi spillarmi soldi? Volevano forse rapinarmi? Vorrei che tanti cittadini sapessero di quest’episodio: forse non potranno prevenire, ma almeno staranno attenti a episodi».  Ora la polizia sta cercando di trovare risposta a questi interrogativi e capire a chi possa essere ricondotto l’episodio.