Allarme polpette avvelenate nei parchi, morta meticcia di un anno

Salvo per miracolo un altro cane, i padroni attaccano dei cartelli di avvertimento

Paura tra i frequentatori delle aree verdi dedicate ai piccoli amici a quattro zampe

Paura tra i frequentatori delle aree verdi dedicate ai piccoli amici a quattro zampe

Modena, 1 maggio 2016 – Pericolo polpette avvelenate. La denuncia arriva dai frequentatori delle aree per cani nei parchi della Resistenza, Repubblica e Amendola. Già due le piccole vittime, una morta e l’altra salva per miracolo. Non ce l’ha fatta Mia, meticcia di un anno stroncata lo scorso 22 aprile dopo avere ingoiato della carne mischiata a del topicida. Se l’è cavata invece Charlie, yorkshire che mercoledì scorso al parco Amendola ha ingerito un bocconcino ‘alterato’. La paura è esplosa, tanto da convincere i più assidui ad attaccare degli avvisi alle reti di recinzione per mettere in guardia chi è solito lasciare libero il proprio amico a quattro zampe. L’allarme si è diffuso anche su Facebook, scatenando ira e preoccupazione verso un gesto senza pietà. «Della piccola Mia ho sentito parlare e ora per precauzione seguo la mia cagnolina passo per passo, controllando dove mette il naso», racconta Sonia Ferrini, proprietaria di una meticcia di cinque anni. «Meglio non fare allarmismo – invita invece il padrone di un beagle –, anche se un po’ di timore c’è. Speriamo si tratti di episodi isolati come giù successo l’anno scorso in Buon Pastore».

Più drastica Agnese, in procinto di lasciare l’area cani del parco della Resistenza insieme al suo border collie David. «Da quando c’è il cartello all’ingresso lo faccio correre con la museruola così evito brutte sorprese, per me è come se provassero ad ammazzare un figlio. Se mi trovassi davanti il delinquente che ha il coraggio di confezionare dei bocconcini pieni di veleno non risponderei di me stessa».

Non aiuta poi lo stato di incuria di alcune aree per cani, in primis al parco della Repubblica. Qui nella parte più esterna, affacciata su via Salvo D’Acquisto, l’erba è alta, rendendo difficile individuare la presenza di polpette sospette. I pezzi di carne avvelenati diventano così un incubo che negli ultimi giorni hanno spinto diversi padroni a ridurre le visite. «Da quanto ho saputo di Mia vengo molto meno – confida Alessia –. Prima mi sedevo tranquilla sulla panchina e lasciavo girare la mia Camilla libera, ora resto in piedi e appena vedo che annusa qualcosa mi fiondo a verificare». Sospetti ce ne sono? Magari un residente che non ama avere sotto casa il raduno degli animali? Impossibile dirlo. Chiunque può mettersi a giocare al ‘piccolo chimico’, realizzando delle esche avvelenate da posizionare ovunque. Cosa fare se il nostro cane ingoia un bocconcino letale?

Il consiglio dei veterinari è quello di portarsi sempre dietro una bottiglietta d’acqua con sale fine da fare bere all’animale finché non inizia ad avere sforzi di vomito. In presenza di polpette sospette sta poi ai padroni contattare vigili o carabinieri, che provvederanno a bonificare la zona.