Borriello ha scelto il numero 12 di maglia
Carpi, 3 settembre 2015 – Ha voglia di tornare a essere il Borriello che fa la differenza, quello che segna e fa segnare, quello che nel 2008 si era guadagnato la chiamata agli Europei da Donadoni e che 3 anni fa a Genoa ha lasciato il segno. Marco Borriello punta in alto per cercare di trascinare il Carpi alla salvezza.
«Il Carpi è stata la prima squadra a cercarmi – racconta durante la presentazione - già alla fine della stagione scorsa. Io ho deciso comunque di scegliere con calma, volevo prendermi il tempo per alcune riflessioni. Per capire se a 33 anni avevo voglia di prendermi la responsabilità di lottare ancora per la salvezza. Quando ho capito che avevo ancora le motivazioni giuste ho accettato questa sfida».
Fra gli interrogativi c’è la sua forma fisica. «E’ vero che ho giocato solo 8 gare l’anno scorso – spiega - ma quando stavo bene Gasperini al Genoa ha sempre scelto me. Purtroppo un infortunio muscolare mi ha bloccato in primavera. Ma in estate mi sono allenato tanto per mantenere la condizione, mi manca il ritmo di allenamento coi compagni, ma mi sento abbastanza bene».
Ha visto il Carpi in tv con Samp e Inter. «A Genova ha pagato l’emozione del debutto. Con l’Inter siamo stati più vivi e ho visto buone cose. Il nostro campionato ora comincia da Palermo».
Una grande stagione a Carpi potrebbe riaprirgli le porte azzurre («Dipende da me e questo vale per tutti quello che vogliono andare in nazionale», non vuol sentire di fare il modello («Io penso solo a fare il calciatore. Anche perché al patron costerei molto di più da modello che da calciatore...» spiega) e mette nel mirino un obiettivo: «Quando in carriera ho giocato da inizio stagione ho sempre raggiunto la doppia cifra. Però il numero non conta, mi basterebbe fare i gol che servono al Carpi per la salvezza».