Carpi, 28 febbraio 2017 - Per capire davvero di che pasta è fatto questo Carpi balbettante non c’è occasione migliore (o peggiore, dipende dai punti di vista) che quella di stasera a Pisa. I biancorossi sono chiamati a dare l’ennesima sterzata in un 2017 che continua a dare più dolori che gioie. La quarta sconfitta di fila in trasferta rimediata a Chiavari li ha fatti precipitare a centroclassifica (-2 dalla zona dei playoff, mai stati così lontani in stagione), lì dove invece sogna di risalire il Pisa. I toscani, dati per spacciati prima del cambio societario, ora che hanno trovato una proprietà di spessore viaggiano a gonfie vele e dopo la sosta, con la rosa rinforzata (Manaj e Masucci su tutti), hanno raccolto 10 punti in 6 gare, salendo a +2 sulla zona calda. Il Carpi è a un tiro di schioppo (solo 5 punti più in sù), una situazione impensabile appena qualche mese fa, quando la squadra di Castori navigava nell’acqua che bagna la lotta per la A. A Pisa il Carpi deve ripartire dagli ottimi 30’ iniziali con l’Entella; servirà tanto cuore per rintuzzare l’assalto dei 10mila dell’Arena Garibaldi, a caccia di un risultato positivo che fuori casa manca ormai da più di due mesi.
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