Guerro ‘sporcato’ dall’acqua del caseificio

L’allarme dei grillini attiva l’Arpa. L’azienda: «Già al lavoro per un nuovo depuratore»

SORPRESA L’acqua ‘lattiginosa’ del Guerro Nella foto a destra il consigliere grillino Monfredini

SORPRESA L’acqua ‘lattiginosa’ del Guerro Nella foto a destra il consigliere grillino Monfredini

Castelvetro (Modena), 10 febbraio 2016 - Nel torrente Guerro, un paio di chilometri a monte dell’abitato, stanno finendo anche acque reflue non filtrate a dovere, provenienti dal ‘lavaggio’ dei formaggi del vicino caseificio San Silvestro. E al di là del fatto che non sia un bel vedere – in quel punto, nei giorni scorsi, l’acqua era bianco latte –, la cosa è vietata dalle normative. Per questo la cooperativa casearia rischia ora una sanzione e dovrà rivedere il suo sistema di depurazione. Un chiarimento, però, è subito doveroso: l’azienda non stava nascondendo il problema. Lo dimostra la richiesta, già inoltrata da tempo all’Arpa, per modificare l’attuale autorizzazione allo scarico, step necessario se si vuol rinnovare o ampliare un depuratore.

La vicenda inizia mercoledì, quando un passante segnala ai grillini – con foto e video – che poco più a valle del San Silvestro, da trasparente l’acqua diventa bianca all’improvviso. I Cinque stelle si mobilitano e in 24 ore chiamano sul posto, nell’ordine, carabinieri, vigili urbani e tecnici Arpa, che venerdì prelevano campioni dal Guerro. Le analisi chiariranno ora se ci siano o meno troppi residui caseari rispetto ai limiti di legge, ma visto il colore dell’acqua il dubbio è più sul ‘quanto’ si sforino le soglie. Tanto che il Comune è già stato allertato perché prepari un’ordinanza risolutiva. La sanzione, dunque, è probabile, ma se le prescrizioni poi verranno rispettate in tempi adeguati, per la coop non ci saranno altre conseguenze. Qualche dubbio, però, i grillini ancora ce l’hanno.

«Quando siamo stati chiamati sul posto – spiega il consigliere Monfredini – c’era anche un odore insopportabile di feci: sembrava venisse dall’acqua. Perciò abbiamo prelevato un campione anche noi e un laboratorio privato ha rilevato la massiccia presenza di contaminanti di tipo fecale, anche se tali analisi non hanno valore legale. Sappiamo che il San Silvestro alleva pure maiali, e anche che non si può dire dove sia l’origine della contaminazione perché a monte ci possono essere chissà quanti sversamenti. Ma non capiamo perché l’Arpa non abbia disposto analisi anche per sostanze fecali. Vogliamo andare a fondo: abbiamo segnalato la cosa alla Forestale, che sta già verificando, e procederemo con esposti in Procura e in Prefettura: in altre parti d’Italia certi sversamenti hanno portato al sequestro degli impianti. E non si dica che è una speculazione politica solo perché il presidente della coop casearia è il padre del vicesindaco. A noi interessa solo la tutela dell’ambiente».

Lo stesso presidente del San Silvestro, Giuseppe Amorotti, chiamato in causa ha spiegato: «L’anno scorso ci siamo fusi con un altro caseificio, la produzione è aumentata di botto e il depuratore non ha più retto come prima. Ma siamo stati noi i primi a segnalare il problema alle autorità, chiedendo una nuova autorizzazione e progettando nel frattempo un impianto più adeguato, che entro un paio di mesi riusciremo ad installare risolvendo il problema. Abbiamo anche aggiunto un additivo per mitigare: non mi pare l’atteggiamento di chi vuole nascondere qualcosa... Se verremo multati pagheremo, è ovvio, ma non possiamo certo fermare la produzione. Nè stiamo parlando di un disastro ambientale: quella è acqua con cui abbiamo lavato i formaggi, mica roba tossica». «Sui maiali invece – conclude – noi non c’entriamo di sicuro: stamattina (ieri, ndr) l’Arpa è venuta a controllare e ha verificato che la porcilaia non rilascia nulla nel Guerro. Bastava che i grillini venissero da me, avrei spiegato loro le stesse cose: se credono di prendere voti lavorando così, allora si sbagliano di grosso».

Valerio Gagliardelli