Caseificio di Solara si salva grazie a internet dopo il terremoto

Vendute 42.000 forme di Parmigiano Reggiano sul il web, clienti da tutto il mondo hanno premiato chi ha puntato sulle nuove tecnologie

Le forme di Parmigiano Reggiano provengono da venti aziende consorziate con il caseificio di Solara

Le forme di Parmigiano Reggiano provengono da venti aziende consorziate con il caseificio di Solara

Bomporto, 22 aprile 2015 -

Internet per reagire dopo il terremoto e garantire un futuro alla propria azienda colpita dal sisma. Elisa Casumaro – trentenne impegnata nel caseificio di famiglia a Solara di Bomporto – dopo le scosse del maggio 2012 ha deciso di vendere sul web le 42.000 forme di Parmigiano provenienti da 20 aziende agricole consorziate tra loro. E la risposta è stata straordinaria. La storia di Elisa e di altri ‘contadini digitali’ che con internet hanno dato impulso al fatturato aziendale, saranno raccontate il 7 maggio presso la Camera dei Deputati nell’incontro promosso da Wwworkers Camp-I nuovi lavoratori della rete che riunirà i piccoli imprenditori che hanno scelto di abbracciare le nuove tecnologie per ampliare il proprio business e raggiungere nuovi mercati.

Gli ‘artigiani digitali’ chiederanno ai politici di portare l’Italia nell’economia digitale proponendo dieci azioni ‘ad hoc’.

«Erano a rischio milioni di euro e anni di lavoro – sottolinea Casumaro – e internet ci ha salvato. Il nostro appello è stato raccolto dagli Stati Uniti all’Australia». Giuseppe Mastrodomenico, titolare dell’omonima azienda vitivinicola nel Potentino, sottolinea come «Nemmeno il mestiere di agricoltore può prescindere dalle nuove tecnologie». Giuseppe, prima ingegnere per una multinazionale, ha deciso di tornare in Basilicata per impegnarsi nell’azienda vinicola di famiglia unendo tradizione e innovazione. «Il 90% del fatturato - racconta - è dato dalle esportazioni per le quali la vendita online è stata la vera chiave di svolta».