Cattaneo, ‘bulli’ appostati. "Rubato un altro telefonino"

Rissa sfiorata fuori dall’istituto, interviene la polizia

La polizia all'Istituto Cattaneo di Modena

La polizia all'Istituto Cattaneo di Modena

Modena, 5 marzo 2015 - Gruppi di bulli oppure ‘scherzi’ poco simpatici tra coetanei? Non è chiaro cosa vi sia dietro ai numerosi furti di cellulari che in questi giorni si registrano all’istituto Cattaneo di via degli Schiocchi. Sta di fatto che ieri mattina ben quattro volanti sono intervenute davanti all’istituto scolastico, accompagnando in questura una decina di studenti che stavano per dar vita ad una rissa. Ad avvisare le forze dell’ordine è stato uno degli insegnanti, che, dalla finestra di una delle classi, ha notato la situazione ‘tesa’ all’esterno della scuola, a pochi minuti dalla fine delle lezioni.

Al centro del diverbio, appunto, il furto di un telefonino denunciato il giorno precedente da uno studente della scuola, che dell’episodio aveva avvisato i genitori. Gli stessi si erano quindi recati in questura, anche su consiglio del preside Alberto De Mizio. Pare che i giovani bloccati dagli agenti si stessero incolpando l’un l’altro degli ammanchi. Proprio il dirigente scolastico fa presente come, nelle ultime settimane, si siano registrate altre situazioni strane, ovvero la presenza di gruppi di ragazzi di altri istituti o licei ‘appostati’ fuori dalla struttura. «E’ vero che qualche giovane, nei giorni scorsi, ha denunciato il furto del telefonino. Per questo mi sono rivolto ai ragazzi, chiedendo di sporgere immediatamente denuncia – afferma il preside – un altro episodio si è verificato anche la settimana scorsa. La circostanza che mi lascia perplesso – aggiunge De Mizio – è il fatto che, in concomitanza coi furti, da giorni notiamo la presenza di un nutrito gruppo di ragazzi, provenienti da altre scuole, che si da appuntamento proprio davanti al nostro istituto». A confermare la situazione poco chiara sono anche alcune studentesse. «Proprio due giorni fa una decina di ragazzi un po’ più grandi di noi e provenienti da istituti professionali si sono trovati nel nostro cortile – raccontano due studentesse – e li abbiamo visti gridare, poi passare alle mani. Qualche giorno fa abbiamo assistito alla medesima scena, ma non ci è chiaro il motivo della loro presenza».

QUEL che si potrebbe desumere dal racconto dei ragazzi è che vi possa essere un vero e proprio ‘giro’ di cellulari tra i banchi di scuola e magari non degli stessi istituti, con una sorta di ‘furto’ su commissione da parte di gruppi di bulli. Circostanza ipotizzata anche dalle studentesse, che non nascondono una certa preoccupazione. Per quanto riguarda i minori accompagnati in questura, gli stessi sono stati identificati e, successivamente, riaffidati ai genitori. Sull’episodio sono ora in corso indagini.