Nuova ciclabile in via Emilia est, è caos: carreggiata stretta e traffico in tilt

Scatta la protesta per il nuovo tratto tra via Araldi e Martiri delle Foibe

Il restringimento della carreggiata ha ulteriormente congestionato il traffico

Il restringimento della carreggiata ha ulteriormente congestionato il traffico

Modena, 24 giugno 2016 – Le ciclabili fanno bene alla città e la mobilità sostenibile è ormai una priorità per qualunque amministrazione (lo ha ricordato anche il neo-amministratore di Amo, Burzacchini). Due concetti ‘sacri’ e incontrovertibili, ma può capitare che i relativi progetti si rivelino un pasticcio. O meglio, troppo impattanti per le aree in questione. E’ successo in via Giardini con gli arcinoti problemi di spazi e attraversamenti improvvisi, e sta accadendo la medesima cosa (seppur su scala ridotta) nel tratto in costruzione di pista ciclopedonale sul lato sud di via Emilia est compreso tra via Martiri delle Foibe e via Araldi.

La zona, già di per sé trafficata ad ogni ora del giorno, si è trasformata in un imbuto dove uscirne ‘illesi’ e alla svelta è un’impresa. Code infinite, traffico in tilt, insicurezza sia per gli stessi automobilisti che per ciclisti e pedoni. Motivo? Con la costruzione del nuovo percorso (largo all’incirca 3 metri) la carreggiata si è ristretta di almeno un metro, rendendo alquanto arduo (anzi impossibile) superare i veicoli intenti a svoltare nelle strade laterali. Previsto anche il tombamento del canale esistente, per un costo complessivo di 540mila euro (la parte dopo via Campi è già conclusa). Due i punti ‘caldi’: il primo all’incrocio tra via Araldi e via Emilia est, il secondo al semaforo in corrispondenza di via Toscanini. Così per i mezzi diretti verso il centro negli orari di punta è normale ritrovarsi in colonna per colpa del ‘tappo’ creato dai veicoli diretti in via Araldi.

Stesso discorso per chi procede in direzione Bologna che, inevitabilmente, deve fare i conti con gli automobilisti intenzionati a girare a sinistra in Toscanini ma anche in via da Palestrina e Ponchielli: sulla corsia opposta i mezzi sono a loro volta in colonna e trovare uno spiraglio per passare è un’impresa, idem per chi dietro vuole tentare il sorpasso e proseguire.

Inutile dire che i malumori si rincorrono, comprese le criticità espresse da residenti e commercianti, specialmente alla luce del già esistente (e malconcio) tratto ciclabile sul lato nord. «Che bisogno c’era di fare un altro percorso?», chiede Antonio Balsamo, portavoce delle proteste. «Le ciclabili sono utilissime, ma certi interventi andrebbero calibrati meglio. Con il restringimento – prosegue – non c’è più spazio tra le due corsie e superare i veicoli in fase di svolta è infattibile».

Mugugnano anche i commercianti, non solo per il traffico ma pure per la riduzione dei posti auto vicini al cantiere. «Abbiamo otto posteggi in meno e sulla strada c’è caos dal mattino alla sera», confida Ivan del Bar Pamela. Vogliono capire come si evolverà la situazione i proprietari del negozio di musica Lenzotti: «Anche noi soffriamo la riduzione dei parcheggi: speriamo che una volta a regime le cose migliorino».