Frutteti invasi dalla cimice asiatica, danni ingenti ai raccolti

Gli agricoltori: "Non sappiamo come eliminarle e ora entrano anche nelle nostre case"

Un esemplare di cimice cinese (Foto da Wikipedia)

Un esemplare di cimice cinese (Foto da Wikipedia)

Modena, 6 ottobre 2015 - «Non se n’erano mai viste così tante. Si sono mangiate il raccolto». Sono ingenti i danni creati dalle cimici asiatiche nella nostra provincia, in particolare ai raccolti di pere. A raccontarlo sono gli agricoltori di Albareto, che spiegano come ad agosto abbiano subito perdite importanti. Ora, tra l’altro, il problema si è spostato dai campi alle abitazioni, molte delle quali, soprattutto nella zona di via Mavora, risultano infestate.

Infatti le bestioline hanno abbandonato i campi da frutta in cerca di caldo, invadendo quindi le case e attaccandosi alle finestre. Le colonie di questa cimice asiatica, di colore grigio, cercano rifugio tra la biancheria, dietro i quadri o all’interno degli oggetti. Lino Carbonieri ci mostra l’insetto attaccato alle zanzariere. «Io ho solo le viti e mi è andata bene, perché raccogliendo a mano l’uva le cimici sono scappate senza creare danni. Molto più problematico il raccolto con le macchine».

Tutt’altra storia, invece, per quanto riguarda pere e pesche, ma anche pomodori, coltivazioni devastate da centinaia di insetti.

«Abbiamo perso l’80% del frutto – spiega Gabriele Mazzoli, che gestisce un’azienda agricola ad Albareto – anche perché questo tipo di cimice, diversa dalle nostre per la conformazione del becco, una volta attaccata la pera, vi immette un’enzima attraverso la saliva, che la porta a marcire. Il problema è stato soprattutto con le Williams bianche; mentre abbiamo perso meno Abate e Conference. Non ci sono purtroppo diserbanti che riescano ad annientarle». Mazzoli ci mostra anche un caco danneggiato dagli insetti. Sul frutto si notano chiaramente diverse macchie scure, simbolo ‘dell’attacco’ delle cimici.

«Lo scorso anno – spiega Mazzoli – il problema si è registrato nella zona di San Cesario. Quest’anno è toccato a noi, ma servirebbe una soluzione, soprattutto per il prossimo anno. Adesso le cimici, visto che sta arrivando il freddo, stanno invadendo le abitazioni in cerca del caldo».

A spiegare come vi siano almeno dieci comuni tenuti ‘sotto scacco’ dagli insetti è Marco Corradini, tecnico della ‘Fruit Modena Group’. «La loro provenienza è l’Asia, sicuramente sono arrivate col trasporto merci. Si trovano bene al caldo e probabilmente hanno trovato rifugio in container o all’interno delle casse di legno. Nel modenese sono comparse per la prima volta intorno al 2012 nella zona di Castelfranco e fino allo scorso anno c’era stata una presenza non particolarmente incisiva. Col caldo di quest’anno – sottolinea Corradini – pare si siano letteralmente ‘scatenate’, invadendo e distruggendo interi raccolti, salvo quelli della bassa modenese. Ma il timore è che il prossimo anno ‘infieriscano’ sull’intero territorio. Si può fare poco purtroppo per eliminarle, al momento stanno studiando gli antagonisti naturali ma – afferma ancora l’esperto – temo ci vorranno anni. Gli americani combattono da tempo contro questa cimice e ancora non hanno trovato soluzioni’.