Luca Carboni alla Festa dell'Unità: "Ecco il mio viaggio lungo trent'anni"

Con il tour 'Fisico&Politico' fa tappa a Ponte Alto

Luca Carboni

Luca Carboni

Modena, 16 settembre 2014 - Grande concerto stasera alla Festa de l’Unità di Ponte alto. Sul palco dell’Arena sul lago salirà il cantautore bolognese Luca Carboni, con il suo Fisico&Politico, tour che ha portato in giro per l’Italia sin dall’inverno scorso. Una scaletta ricca di hit indimenticabili — da Inno nazionale a Persone silenziose, da Ci vuole un fisico bestiale a Mare mare — per celebrare insieme al proprio pubblico i primi trent’anni di carriera. Ad accompagnare il cantautore bolognese la band composta da Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Mauro Patelli e Vince Pastano alle chitarre e Fulvio Ferrari alle tastiere. Prima dell’estate avevamo fatto a Carboni alcune domande sul suo ultimo disco. Ve le riproponiamo. 

Quali sono i ricordi che le vengono in mente quando suona le sue canzoni? E qual è quella irrinunciabile in una scaletta?  «Ogni brano è figlio di un periodo e cantarlo fa riaffiorare momenti ben precisi della mia vita. Onestamente non saprei sceglierne uno e ci metto anche quelli che magari non hanno riscosso un grande successo, mi riferisco a quelli rimasti nascosti tra i solchi dei dischi. Tutti, per me, restano importanti».

Nell’autunno 1983 ha intrapreso il suo cammino nel panorama musicale, si aspettava di arrivare a questo punto?  «No. Anzi, non pensavo nemmeno di cantare ma tutto è iniziato quando si è sciolta la band perché prima mi limitavo a scrivere i testi. Quando ho inciso il primo album non pensavo che avrei iniziato un viaggio così lungo e bello vissuto in prima persona e da protagonista». 

Quando ha capito che la musica sarebbe stata la sua professione?  «L’ho sentito da giovanissimo, avrò avuto 15-16 anni, ma l’ho capito dopo aver pubblicato il mio primo disco registrato nell’83 e pubblicato nell’84. Con quell’album, e cioè Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film ho vinto il Festivalbar dei giovani e ho subito realizzato che avrei potuto vivere con la musica». 

Nell’ultimo disco ha cantato i suoi successi assieme ad altri artisti, come è nata l’idea?  «Sono entrato in studio di registrazione con Fabri Fibra per incidere il brano Fisico & Politico come prima canzone di inediti. Non avevo idea di questo album uscito nei mesi scorsi con i miei successi e tre nuove proposte. Poi, chiacchierando col mio produttore, abbiamo deciso di procedere su questa strada ricordando anche che festeggiavo trent’anni di carriera. E così ci sono mie canzoni del passato ma suonate in chiave più contemporanea ed energica». 

Come è nata l’idea di chiamare Jovanotti, Elisa, Alice, Tiziano Ferro e gli altri?  «Ho cominciato con gli amici come Jovanotti, Biagio Antonacci, Cremonini e poi mi sono buttato su personaggi che stimo sul piano artistico come Elisa, Alice e altri». 

Nel futuro, chiosa Carboni, c’è in programma un nuovo disco. Prima, però, c’è da chiudere un’estate ricca di concerti.  Stasera lo show inizia alle 21.30. L’ingresso gratuito.