Confiscati beni per 4 milioni di euro a boss della droga

Unità immobiliari, 3 società in provincia di Modena, alcuni veicoli, tra cui due limousine, e rapporti bancari: questo il tesoro del boss Girolamo Conte. Operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Bologna

Girolamo Conte (da Facebook)

Girolamo Conte (da Facebook)

 Modena, 21 maggio 2015 - Unità  immobiliari, 3 società  in provincia di Modena, alcuni veicoli, tra cui due limousine, e rapporti bancari, per un valore complessivo che supera i 4 milioni di euro. E' questo il tesoro di Girolamo Conte che è stato confiscato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bologna. Gli uomini della Dia hanno emesso il decreto deciso dal tribunale di Taranto, nei confronti del pregiudicato che ha 49 anni ed è residente nella provincia di Modena. "Il provvedimento - si spiega - accoglie in pieno l'impianto investigativo, che ha accertato la sproporzione tra la reale ricchezza e i redditi dichiarati dal nucleo familiare di Conte, giungendo a dimostrare la provenienza illecita dei beni accumulati nel tempo. L'odierna confisca - si aggiunge - rappresenta infatti l'ultimo tassello di una complessa indagine economico-finanziaria, avviata da oltre un anno".

Conte, nato in Germania, ma di fatto cresciuto e vissuto fino al 1999 in provincia di Taranto, si era ben inserito nei circuiti illeciti, riuscendo nel tempo ad assumere un ruolo significativo all'interno di una delle organizzazioni criminali operanti nel territorio pugliese. Noto alle forze di polizia sin dall'inizio degli anni Novanta e più volte indagato anche per reati connessi al traffico di stupefacenti, Conte, agli inizi degli anni duemila si è trasferito in Emilia-Romagna, dove ha esercitato attività  imprenditoriali. Nel provvedimento di confisca appena notificato, tra l'altro, si legge: "E' risultata provata in capo al proposto la disponibilità diretta e indiretta dei beni oggetto di sequestro, la sproporzione tra il loro valore il reddito dichiarato e l'attività  economica svolta, ovvero in alternativa la loro provenienza illecita da continuata evasione fiscale sicché, in assenza di dimostrazione circa la loro legittima provenienza, deve essere disposta la confisca di tutti i beni in sequestro".