La crisi si abbatte anche sulla Coca Cola: chiude la sede di Campogalliano

Mobilità per 57 lavoratori: i sindacati annunciano sedici ore di sciopero

Foto di repertorio

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Campogalliano (Modena), 28 luglio 2014 - La crisi colpisce anche la Coca Cola. Lo scorso 16 luglio Coca Cola Hbc Italia ha aperto una procedura di mobilità riguardante tutti i 57 lavoratori che operano nella sede di Campogalliano nei ruoli impiegatizi a supporto dell'attività commerciale, dichiarando la chiusura della sede. A questa procedura si aggiunge un'ulteriore procedura aperta il giorno 15 luglio che interessa altri 249 dipendenti dell'area commerciale sul territorio nazionale, parte dei quali impiegati nelle provincie emiliano-romagnole. Il primo incontro, durante il quale le organizzazioni sindacali hanno chiesto all'azienda di ritirare entrambe le procedure, si è svolto a Milano nella sede di Assolombarda.

Martedì, nella sede di Confindustria a Modena, si svolgerà un incontro per discutere ed approfondire i termini della procedura riguardante i 57 lavoratori di Campogalliano. Ed è già stato fissato per il giorno 31 luglio un altro incontro in Assolombarda a Milano, per esaminare la procedura di mobilità aperta sul territorio nazionale e riguardante 249 lavoratori. I sindacati, nel proclamare lo stato d'agitazione, hanno deciso nelle assemblee già tenute 16 ore di sciopero.

Le modalità saranno stabilite dall'assemblea dei lavoratori già convocata per il prossimo 30 luglio. Cgil, Cisl e Uil, si legge nel comunicato, "esprimono il loro forte dissenso verso strategie aziendali incentrate su un forte ridimensionamento del personale già avviato negli ultimi anni. Le problematiche dichiarate dall'azienda possono essere affrontate ed articolate diversamente per evitare che producano ulteriore disoccupazione in un contesto già complicato e che, anche nel territorio modenese, esporrebbe i lavoratori ad una difficile ricollocazione. L'invito all'azienda, pertanto, è a rivedere le proprie decisioni.