Modena, 4 agosto 2010. Avevano già tentato di intrufolarsi all’interno del capannone domenica pomeriggio senza riuscirci. Poi, lunedì sera, un altro tentativo, ma anche questa volta grazie alla prontezza dei cittadini che hanno subito chiamato la polizia il colpo non è andato a buon fine, anzi uno dei ladruncoli è stato arrestato. Si tratta di un bosniaco 65enne con già dei precedenti per aver saccheggiato cimiteri. Gli altri tre della banda sono riusciti a fuggire ma il bottino — cinque quintali di rame già caricati su un furgone — è stato interamente recuperato.

Erano circa le 22 quando alcuni residenti hanno sentito dei rumori sospetti e visto delle persone armeggiare all’interno di un capannone della ditta Cromoduro in via Nicolò Biondo. La banda, quattro persone probabilmente tutte dell’Est, erano riusciti a forzare la porta dello stabile e stavano letteralmente saccheggiando il rame che, se venduto sul mercato, frutta molti soldi. Le scorse settimane cavi di rame erano spariti dal nuovo direzionale ‘Ellisse’ in costruzione vicino al cinema Victoria. Ma questa volta il colpo è andato male. I residenti hanno subito chiamato il 113. Quando la Volante è arrivata ha notato un furgoncino della Sda — risultato poi rubato — parcheggiato in strada.

Dei malviventi non c’era già più traccia. In tre sono riusciti a dileguarsi ma uno, dopo pochi minuti di ricerche, è stato trovato e arrestato dagli uomini della squadra Volante. La fretta di scappare ha impedito ai malviventi di portare a termine il colpo. Hanno dovuto, infatti, abbandonare l’intero bottino e scappare a piedi.
Se il furto fosse riuscito il danno sarebbe stato ingente. Nel camion erano già state caricate barre di rame per cinque quintali. Ieri mattina il bosniaco è comparso davanti al giudice che lo ha condannato a dieci mesi. E’ caccia, intanto, ai complici. Sempre domenica alcuni furgoni sospetti erano stati avvistati in via Nobili alla Ruggeri grafiche. Senza dubbio c’è una banda che sta ripulendo i cantieri, nonché le case ancora in via di costruzione. Svariati, infatti, i furti di caldaie ma anche di sanitari che si sono verificati nell’ultimo periodo. Non è finita qui. I romeni si sono specializzati anche nei furti dei bar. Poi ci sono anche le tabaccherie spesso razziate.

L’altra notte è stata presa di mira quella di via Emilia centro che è stata derubata di ‘Gratta e vinci’, accendini di marca e ricariche telefoniche per 25mila euro. La situazione è monitorata dalla polizia che, raccolte le denunce, sta facendo confronti per capire quante possano essere le menti e i ‘bracci operativi’ che mettono in atto questi furti. Con l’inizio dell’estate c’è stata una escalation di colpi ma, allo stesso tempo, anche di arresti per reati di questo tipo.