Modena, 27 dicembre 2010. "Il nostro progetto non era fallito, purtroppo non è stato trovato l’accordo tra Modena e Bologna per la gestione". E' quanto sottolinea il commissario Anna Maria Cancellieri, in prima linea nei mesi scorsi per il salvataggio del teatro Duse, dopo la soppressione dell’Eti che lo gestiva.

"Non e’ vero che il Duse scomparirà - prosegue la Cancellieri -, forse non esisterà più quello di una volta". La struttura andrà in gestione a un altro teatro cittadino, il Dehon, e la proprietà lo metterà anche a disposizione per eventi e singole manifestazioni.

"Sono andata personalmente a Roma e, insieme alla Regione, avevamo trovato un accordo importante per inserire il Duse in una riorganizzazione del sistema teatrale regionale", ha ricordato la Cancellieri, secondo la quale lo stop al progetto è dipeso da motivi politici: "Né Modena, né Bologna volevano stare sotto l’influenza dell’altra".

La motivazione ufficiale alla rinuncia al progetto sembrava fossero problemi economici: il nuovo Duse, spiegavano infatti i soggetti che l’avrebbero dovuto risollevare, sarebbe partito subito con un rosso di 300mila euro.

Così, ha spiegato la Cancellieri, "è fallita l’ipotesi su cui abbiamo lavorato molto e sulla quale anche il Ministero aveva investito parecchio". Insomma, ha concluso, "più di così, noi proprio non potevamo fare".