Modena, 15 gennaio 2011 - Sono state impallinate da un cacciatore o da un improvvisato tiratore le 24 tortore i cui corpi furono rinvenuti nei giorni scorsi nel giardino di un geometra in pensione di San Cesario. La soluzione del mistero della ‘moria’ era più semplice di quanto si potesse immaginare, da un certo punto di vista, ma il giallo rimane tale: chi ha sparato alle tortore?

Crolla, fortunatamente, l’ipotesi che gli uccelli morti nel Modenese fossero collegati allo stormo decimato (400 animali morti) a Faenza, nel Ravennate. Rimangono aperte altre domande. La prima riguarda appunto lo sparatore e una seconda il fatto che le tortorine siano state riversate in tre diversi giorni della metà della prima settimana di questo mese in un unico giardino, appunto quello del geometra Giovanni Sereni.

Giorgio Nannetti, responsabile del servizio veterinario dell’Ausl di Modena, ha diffuso ieri i primi riscontri degli esami necroscopici effettuati nei giorni scorsi alla sezione modenese dell’istituto Zooprofilattico di Lombardia ed Emilia Romagna, a Modena. E’ risultato che su almeno 17 o 18 della trentina di tortore dal collare provenienti da San Cesario sono stati rinvenuti pallini da caccia e sulle altre potrebbero non essere rimasti segni evidenti solo per questioni meccanico-balistiche. "Le perizie però non si potevano fermare alla causa più probabile dei decessi — dice Nannetti —. Il precedente romagnolo induceva a verificare anche che gli animali non fossero affetti da virus o batteri, che non fossero morti per cause diverse da quella delle fucilate. Non è sembrato così, anche se sono stati disposti a titolo precauzionale anche ulteriori esami, di genere tossicologico".

Il responsabile può comunque affermare ormai con quasi assoluta certezza che la ‘moria’ delle tortore non comporta rischi per l’uomo. Il ‘giallo però, come si diceva, rimane aperto. Carabinieri e Corpo forestale dello Stato stanno ancora indagando per cercare di individuare lo sparatore delle tortore. Entrambi gli organi investigativi sono abbottonatissimi, quasi cercassero un serial killer, sia pure d’uccelli.