Modena, 29 gennaio 2011 - A Sestaola è stato il gran giorno del secondo Criterium 'Parlamentari sulla neve'. Sono arrivati puntualissimi sulle piste innevate di Sestola i ministri Franco Frattini e Giulio Tremonti. Un tempo un po' avverso rispetto al fantastico sole dello scorso anno, con la neve che scende dal cielo e un po' di nebbia che offusca la vista, ma il cronometro è scattato. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, insieme a quello dell'Economia Tremonti hanno aperto lo slalom gigante alle 10.30 in punto.

Per ringraziarli della loro presenza i maestri di sci hanno regalato ai ministri un paio di sci di colore bianco. Gli stessi che sono stati regalati, il 13 novembre scorso, a Benedetto XVI in occasione di una visita a Roma di una rappresentanza del collegio dei maestri di sci. Su ognuno c'è indicato il nome di Frattini e di Tremonti.

E il ministro Tremonti non ha mancato di dare sfoggio della sua simpatia. "Meglio Sestola di Davos - ha detto Tremonti - dicono che quella sia una montagna incantata, a me è sembrata una montagna di debiti...". Il ministro ha raccontato poi una barzelletta su Dante Alighieri all’Inferno, e ha definito con una parola il suo rapporto con i maestri di sci sestolesi: "C’è fiducia", ha detto fra le risate. Anche Frattini ha mostrato il suo forte legame con Sestola. "Qui - ha detto Frattini - c’è un’atmosfera particolare, si sta fra amici, mia moglie mi ha contagiato con l’amore per questa montagna. Questo Appennino, più lo conosco e più mi piace".

A conclusione dello slalom gigante, cui hanno preso parte il vicedirettore del Carlino Beppe Boni, altri giornalisti, parlamentari ed esponenti delle istituzioni locali, si sono svolte le premiazioni. Frattini, accompagnato dalla moglie Stella Coppi, è un maestro esperto: “C’è una bella neve - dice al termine della gara - teniamo la tecnica. Sono qui con Tremonti perché siamo amici e ci piace la montagna”.

Tremonti si è intrattenuto sulla neve tutta la mattina: “C’è una neve bellissima, col sole sarebbe stata ancora meglio”.
 Arrivati ieri sera nella Perla dell'Appennino, i ministri hanno preso parte alla cena di gala organizzata al castello della Rocca di Sestola. Tremonti, di ritorno da Davos, dove ha partecipato al World Economic Forum, ha raggiunto ieri sera, dopo le 22, il collega degli Esteri Franco Frattini e la moglie Stella Coppi per partecipare alla cena.

“L’anno scorso - ha ricordato Tremonti ieri sera - sono venuto a Sestola e ad una tv ho dichiarato: meglio Sestola che Davos. Confermo questo giudizio. Mi hanno costretto oggi ad andare all’incontro in Svizzera, se non fossi andato il nostro sarebbe stato l’unico paese assente. Comunque dicono che là le montagne sono incantate, ma a me è sembrato di trovare soltanto una montagna di debiti”. Nel corso della cena il ministro dell’Economia ha aggiunto: “Nel 2010 sono diventato maestro di sci: maestro è ad honorem e a vita, il ministro invece è pro tempore... quindi è meglio maestro”.

 

FRATTINI A TUTTO CAMPO: DALL'EGITTO A FINI

In seguito allo slalom gigante il ministro Franco Frattini si è soffermato su temi di politica. In merito alla rivolta in corso in Egitto ha specificato che l'Italia e l'Unione europea non vorranno di certo "imporre soluzioni precostituite, questi approcci postcoloniali a noi non piacciono, l’Egitto è un grande paese con una grande società civile che potrà scegliere al proprio interno come modernizzarsi". Frattini ha annunciato di aver richiesto di affrontare il tema già lunedì mattina a Bruxelles tra i ministri dell’Unione Europea.

 

Ha poi precisato che "non ci sono pericoli per l’incolumità degli italiani in Egitto, dopo le manifestazioni che in questi giorni stanno sconvolgendo il paese. Non sono manifestazioni violente contro gli stranieri, come accade ad esempio in Afghanistan. In Egitto ci sono una popolazione e una società civile che protestano in modo significativo. L’unica cosa che non deve mai accadere sono le violenze, né dei manifestanti né della polizia, e quando dicono che siamo arrivati a 100 morti è una vera e propria tragedia". "Per l’Italia resterà una grande amicizia con il popolo egiziano, l’Italia è il primo partner bilaterale fra i Paesi Ue e rimarremo tali: il nuovo governo che sostituirà quello che si è dimesso avrà con noi egualmente buoni rapporti".

Ha poi continuato spiegando: "Quello che sta avvenendo era prevedibile, ma non con questa rapidità. Il presidente Mubarak sta cambiando in queste ore il suo governo, l’Italia e tutta l’Europa si augurano che la promessa di più libertà e più diritti sia tradotta in realtà nelle prossime ore". "Il fatto che sia sceso in campo El Baradei e’ un elemento importante , non è certo un leader islamico radicale, è un personaggio di rilievo internazionale che chiede per il suo Paese più democrazia e più diritti". Con queste parole il ministro degli Esteri Franco Frattini ha commentato l’impegno di El Baradei nelle vicende dell’Egitto.

 

Per quel che riguarda la situazione della politica italiana il ministro Frattini ha spiegato che il rimpasto di governo annunciato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi “non riguarda ministri in carica: è un ricomposizione della compagine di governo”. “Da tempo abbiamo dei posti da sottosegretario liberati con l’uscita di Futuro e libertà dal governo - spiega Frattini -. Sono posti che prima o poi dovranno essere riempiti”.

E su Fini: "Non si è mai visto un membro del Governo che rifiuta di rispondere al Parlamento se viene interrogato, io sono stato chiamato e ho risposto: la polemica politica a volte diventa barbarie". Con queste parole Frattini ha commentato gli attacchi rivoltigli da Futuro e Libertà per il suo intervento in Senato, due giorni fa, sulla vicenda della casa di Montecarlo, in risposta a una interrogazione urgente del Pdl.

 

TAVOLA ROTONDA DOPO LA DISCESA

“Il nome serve in caso di caduta, per riconoscerli immediatamente”. Ha scherzato il moderatore dell'incontro svoltosi a Sestola dopo lo slalom gigante, riferendosi agli sci regalati ai ministri Tremonti e Frattini. Alla tavola rotonda su “La montagna esiste...”,  il ministro Giulio Tremonti si è soffermato sul decreto sul federalismo municipale ora in discussione. “Non credo che il federalismo fiscale - assicura - sia il modo per aumentare le tasse, sarà sicuramente il contrario”. Lo dice rivolgendosi al sindaco di Sestola che nel saluto iniziale al convegno ha chiesto una maggiore attenzione da parte del governo centrale ai Comuni della montagna.
 

Si è poi detto convinto che in Italia ci siano "troppe regole e troppa burocrazia, è arrivato il momento di semplificare le norme perché altrimenti si blocca lo sviluppo di tutto il paese". Rispondendo alle sollecitazioni degli amministratori dei Comuni dell’Appennino modenese, Tremonti ha introdotto il suo intervento con una battuta: “Se qualche montanaro minaccia di scendere in città io mi candido di venire su in montagna”. Poi, nel corso del suo intervento, ha evidenziato i valori della “cultura comune” che contraddistinguono le località montane e i cittadini della montagna. Ma si è anche soffermato su uno dei problemi principali che bloccano lo sviluppo del territorio. “In questi decenni è stata accumulata una quantità impressionante di regole - dice Tremonti - bisogna smettere di fabbricare norme, è arrivato il momento di aprire la fabbrica dello smontaggio”. “Noi - aggiunge - stiamo cercando di scrivere una legge di questo tipo che è costituzionale”.