Modena, 29 giugno 2011- IL PANARO non è il Piave, ma lo straniero, texano in questo caso, per il momento non passa. Sottolineato ‘per il momento’. Perché ieri la Conferenza dei servizi ha sì rinviato al 18 luglio la decisione sulla Valutazione d’impatto ambientale (Via) richiesta dalla statunitense ‘Hunt Oil’, che vorrebbe ‘esplorare’ lungo il fiume a caccia di gas e petrolio da estrarre. Ma è anche vero che nelle successive dichiarazioni dell’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, ‘arbitro’ della partita, non è difficile leggere tra le righe l’intenzione di proseguire dritti dritti verso il via libera ai sondaggi texani sul territorio. Si sono messi di traverso, però, quasi tutti i Comuni interessati, una ventina in tutto. Senza contare le associazioni ambientaliste, i comitati e le liste civiche sul piede di guerra.

«LA CONFERENZA dei servizi — si legge in una nota della Regione — è stata aggiornata per consentire alle amministrazioni partecipanti di compiere alcuni ulteriori approfondimenti». La chiamata allo studio delle proprie valutazioni è quindi tutta per i Comuni. La Regione, in linea con la Provincia di Modena, alla sue conclusioni pare dunque essere già arrivata. «A questo punto — conferma Muzzarelli — secondo la mia opinione ci sono le condizioni per ‘archiviare la pratica’ il 18 luglio. Rispetto delle regole e tutela del territorio sono le nostre priorità. Sin dai primi di aprile avevamo ricordato che in Emilia-Romagna non sarebbero stati consentiti metodi di ricerca e di estrazione degli idrocarburi non convenzionali, cioè tramite tecniche di fratturazione con cariche esplosive o con iniezione di gas e acqua ad alta pressione addizionati con sostanze chimiche. Oggi lo ribadiamo, e l’ascolto da parte nostra dei sindaci interessati è una garanzia per i cittadini e per il territorio».

IN ATTESA di capire se il rinvio della Conferenza sia o meno una ‘vittoria di Pirro’ per i Comuni contrari e gli ambientalisti, dai comitati arriva comunque un certo ottimismo in vista del 18 luglio. «Lo stesso Muzzarelli — spiega Stefano Muratori, in prima linea per il comitato ‘Progetto ambiente’ — ha promesso che l’ok alla Via non ci sarà se non saranno d’accordo tutti i Comuni coinvolti, non uno di meno. E basta dare uno sguardo al progetto di esplorazione della ‘Hunt Oil’ per rendersi conto di quanto risulti carente e generico. Così com’è, non credo che venti sindaci possano firmarlo. Restiamo dunque fiduciosi per un ‘no’ ai texani, che li costringerebbe, se volessero insistere sulle esplorazioni, a un ricorso e a modifiche sostanziali delle loro carte. L’assessore dice anche che non sarebbero autorizzate tecniche non convenzionali per l’estrazione degli indrocarburi. Ma molti dei disastri ambientali avvenuti negli ultimi anni sono stati causati proprio da metodi cosiddetti ‘convenzionali’».