Modena, 31 luglio 2011 - ALL’EMERGENZA abitativa che colpisce un numero sempre maggiore di cittadini, il Comune di Modena risponde con una sigla: Peep, il Piano per l’edilizia economica popolare avviato dall’amministrazione nel 1973. Le nuove palazzine di edilizia sociale che sono sorte in città, vedi l’imponente realizzazione di via Salvo d’Acquisto, sono solo una piccola parte del super piano che in quarant’anni ha sfornato 13 mila alloggi Peep, circa il 15% dei 90 mila appartamenti presenti ad oggi nel territorio comunale. Il piano non si ferma qua, quel 15% viene visto dall’amministrazione come un bicchiere mezzo vuoto, non ancora sufficiente per rispondere alla domanda abitativa che avanza dai modenesi, molti dei quali sono migrati in provincia in cerca di case più a buon mercato. Per frenare l’esodo e dare una risposta al bisogno di case, il Comune nei prossimi anni darà il via libera alla realizzazione di altra case di edilizia popolare.  Veniamo a oggi. É quasi terminata una fase molto importante del Piano che prevedeva la costruzione di 1800 alloggi tra Modena, Lesignana, Villanova, Albareto, Marzaglia, Cittanova, Vaciglio, San Damaso, Portile, Baggiovara. 

 Negli uffici comunali di via Santi lo chiamano ‘il bandone’, ovvero il super bando varato nel 2002 all’epoca dell’assessore Palma Costi. Nel 2000 il Comune ha deciso di realizzare i 1800 alloggi rimanenti dal Peep del 92, che ne prevedeva 3.000: finiti i finanziamenti regionali, si decise di fare un super bando unico per costruire tutte le case. Un lavoro enorme, ci sono voluti due anni per arrivare alla graduatoria e alla delibera di localizzazione che assegnava le imprese scelte alle aree Peep, fissando il numero di case da realizzare e i costi. In media, gli appartamenti costano 1.750 euro al metro quadrato, «un 30% in meno rispetto al prezzo di mercato» spiegano i tecnici dell’urbanistica. È stato inoltre stabilito che il 30% degli alloggi costruiti devono essere dati in affitto per dieci anni, al prezzo corrispondente al 4% del valore di cessione.  Il piano è stato realizzato quasi tutto. Dei 1800 alloggi, ne restano da fare ancora circa 400: il grosso è nel comparto in via Della Pietra, 224 alloggi, a cui si aggiungono altri 29 appartamenti in zona chiesa di Saliceta per un totale di 253 alloggi. Anche il Peep in zona via Viterbo è fermo: prevede 97 alloggi sull’area del campo da calcio della polisportiva Gino Nasi, il Comune sta prendendo accordi con i proprietari dei terreni vicini per trovare una soluzione spostando il campetto. Rimane ancora da fare anche il Peep di via Negrelli, 67 alloggi.

Nella fascia intorno alla città, è prevista la costruzione di un altro peep ad Albareto, 62 appartamenti, a Marzaglia, 15 appartamenti che si aggiungono ai 34 già realizzati in zona nuova a est, e dieci appartamenti da costruire a Cittanova. Si sta ultimando la costruzione dei 96 alloggi in via Bazzini, ed è appena finito il Peep in via Abetti. Il più grosso lotto di questo piano Peep è il numero 60, il Salvo d’Acquisto: 369 appartamenti di edilizia pubblica, più una parte privata che copre il 30% del totale dell’area.  Ai 1800 alloggi si aggiungono altri 735 appartamenti previsti in aree convenzionate, cosiddette ‘ad attrezzature generali’: via Morane, 227 alloggi, Fratello Rosselli, 173, Santa Caterina, 93, via Aristotele, 191, via Gemelli, 11, via San Marone, 40 alloggi.