Modena, 28 ottobre 2011- «I BENEFICIARI di vitalizi superiori ai 5mila euro si adoperino a favore dei più deboli». E’ l’ordine del giorno che è stato approvato nei giorni scorsi in Provincia col voto favorevole del Partito democratico e della Lega nord. Contrario il gruppo Pdl. La proposta è semplice: «In attesa di un taglio dei vitalizi — spiega il Pd in una nota — si potrebbe cominciare con l’autoriduzione delle pensioni d’oro. I beneficiari di vitalizi superiori ai 5mila euro — dice l’ordine del giorno — si adoperino con iniziative a favore dei più deboli e dei bisognosi donando parte del loro vitalizio ad associazioni di volontariato e adottando progetti per intervenire sul sociale (scuole, asili nido, materne, acquisto libri per biblioteche)». 

Sul documento — fa notare il Pd — il centrodestra si è spaccato: contrario il Pdl, favorevoli la Lega e la consigliera Cuzzani del gruppo misto. Il documento — continua la nota — chiede una riduzione dei vitalizi superiori ai 5mila euro soprattutto se sommati ad ulteriori pensioni e una revisione dei fondi pensioni con particolare attenzione ai conteggi relativi alla forme di reddito non direttamente riconducibili a buste paga o a contratti». Il Consiglio Provinciale — ricordano i democratici — aveva già approvato un ordine del giorno in cui si chiedeva di intervenire per ridurre le pensioni superiori ai 5 mila euro al mese. L’ultima manovra del governo, osserva il capogruppo Luca Gozzoli, «non ha inciso su rendite e privilegi ma ha ulteriormente indebolito le fasce di reddito più basse e chi percepisce pensioni minime». Le reazioni a quest’ordine del giorno sono state molteplici. Se da  una parte si dice, infatti, che «da qualche parte bisogna pur iniziare», dall’altra c’è chi osserva che «sarebbe meglio se in Provincia ci si occupasse degli sprechi della Provincia, senza andare a toccare i diritti acquisiti».

MA CHI sono le persone a cui è rivolto l’appello? A chi parla la Provincia con quest’ordine del giorno? Ripercorrendo rapidamente gli eletti modenesi, saltano all’occhio alcuni nomi. Le pensioni più ricche sono quelle di Lanfranco Turci, che è stato sia presidente della Regione Emilia Romagna che senatore e percepisce ogni mese quasi 10mila euro. Non è un esponente del Pd, ma del Partito socialista. In ogni caso l’invito è rivolto a tutti. Anche Luciano Guerzoni è stato sia in Regione che in Senato: anche lui è abbondamentente sopra i 5mila euro. Poi ci sono i pensionati che verranno: è presumibile che tutti coloro che sono stati prima consiglieri in via Aldo Moro e poi a Montecitorio mettano insieme, a fine carriera, vitalizi che superino i 5mila euro al mese. Nel calderone finirebbero dunque anche Isabella Bertolini (ma mancano ancora più di dieci anni alla pensione), il sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo Giovanardi, l’onorevole 100 % Pd Mariangela Bastico.
Di vitalizi, pensioni d’oro e casta di sente parlare di continuo. Vedremo se l’appello del consiglio provinciale modenese è destinato a finire nel dimenticatoio.