Serramazzoni

Lo scenario è un piccolo borgo di Serramazzoni. La protagonista è Francesca Ragusa, originaria della Sicilia, vissuta per anni a Parigi e con una casa di famiglia proprio sul nostro appennino, tra quei fabbricati rustici dal sapore magico e ricchi di storia. Su Report ha raccontato la sua battaglia contro quello che lei denuncia essere un abuso edilizio, ovvero una costruzione del '500 demolita al posto della quale c'è ora una palazzina in costruzione (i lavori sono fermi, perché da oltre un anno ci sono i sigilli della Forestale). Una «bruttura» proprio davanti alle sue finestre. «Avevo il dovere di denunciare. E' stata una scelta di dignità», dice al telefono dalla Francia. Al momento le speranze di veder valere le sue ragioni sono nelle mani della Procura di Modena, che sta facendo accertamenti. Il Tar, invece, ha rigettato la sua istanza (ha chiesto tramite un legale di bloccare la ditta) in quanto, secondo il tribunale amministrativo, lei non potrebbe rivendicare nessun diritto su quella costruzione «non essendo titolare di interesse». Francesca Ragusa contesta il fatto che la nuova costruzione non rispecchia in nessun modo quella precedente, essendo - lamenta - molto più grande. Sostiene poi che sia nelle sue facoltà opporsi con ogni mezzo. «Sono indignata», dice, spiegando che non agisce per un interesse economico: «La mia casa (che è accanto al fabbrica d'epoca demolito) si è svalutata...certo, ma io lo faccio perché ogni singolo cittadino ha il dovere di opporsi all'illegalità, altrimenti non può poi lamentarsi quando le cose non vanno bene».