Modena, 30 gennaio 2012 - E’ STATO un vero e proprio assalto ai supermercati la prova generale delle domeniche di apertura dei maggiori centri commerciali della città. Se qualcuno aveva qualche dubbio sulla ‘sperimentazione’ che sta suscitando dibattiti e battibecchi a più non posso, bastava un giro nei parcheggi dei Leclerc e Grandemilia per farsi un’idea di come i modenesi la pensino sulle liberalizzazioni delle aperture.

A GIUDICARE dal tempo medio che occorreva per trovare un parcheggio; un quarto d’ora circa, e dai carrelli quasi esauriti, si capiva come i modenesi si siano poco curati della rabbia dei sindacati e il disappunto del Vescovo e hanno optato per una bella gita domenicale tra i neon e gli scaffali dei megastore. Per il dispiacere dei piccoli negozianti, che ancora una volta si trovano a fare i conti (nel vero senso della parola) con la grande distribuzione.

«SONO d’accordo soprattutto per i negozianti che lavorano nei centri commerciali — dice Bruno Belli all’uscita dalla Rotonda — per loro è un incentivo per guadagnare qualcosa di più e di questi tempi non fa certo male». Il supermercato di strada Morane era un pullulare di gente, carrelli, pacchi e sportine, ancor più se possibile di un normale sabato pomeriggio. Che sia stato solo l’effetto novità lo dirà il futuro, quello che è certo è che la grigia domenica che ha di fatto inaugurato l’era ‘full time’ sembra sia stata un successo. Complice, forse, il gran freddo che ha portato molti a chiudersi nei centri commerciali.

VERO è che i conti si fanno alla cassa e l’impressione era che fossero molti coloro che hanno fatto solo ‘un giro’ al supermercato invece che al parco, un modo per incontrarsi con gli amici e prendere un caffè al caldo, ma si sa che se la tentazione è a portata di mano, ci scappa quasi sempre l’acquisto «E’ la prima volta che faccio spesa alla domenica e la trovo un’iniziativa utile — è il commento di Antonio Mazzarella — soprattutto se qualcuno dimentica qualcosa durante la settimana sa dove trovarla; si sono d’accordo!». La pensa così anche Raffaele Lo Sarto; «Lo trovo molto interessante anche perché spesso non si ha il tempo di fare la spesa durante la settimana». Il Grandemila, il colosso Coop, ultimo in termini di tempo ad aderire alla deregulation degli orari, era un’esplosione di gente, famiglie, gruppi di ragazzi giovani, pensionati, tutti a passare qualche ora tra shopping e chiacchiere al bar.

«NEL MIO paese è così da sempre, — racconta Gianna Bilichenko, impiegata ucraina — per me va bene perché ora con la crisi economica cerco di lavorare sempre di più e ho meno tempo per fare la spesa, certo per i negozianti privati diventa duro se non possono aumentare il personale ma è bello sapere che a Modena ci sia qualcosa di aperto alla domenica».

Tra la folla abbiamo incontrato anche chi si trovava lì nonostante non fosse d’accordo sulle aperture domenicali. «Ho fatto un’eccezione — ha commentato Rita Mazzoli — perchè mi serviva una cosa, ma penso sia giusto che la gente passi la domenica in famiglia e che le commesse che lavorano qui abbiano diritto al riposo».