Modena, 3 marzo 2012 - Un’opera come il Museo Casa Natale Enzo Ferrari, che tra una settimana esatta verrà inaugurata, non poteva passare inosservata nel mondo dei motori. Nelle vicine aziende bolognesi, note in tutto il mondo, la Lamborghini e la Ducati, sono perfettamente al corrente di quello che succederà tra pochi giorni. Ci si aspetterebbe rivalità, ma non è così, anzi. La casa di Valentino Rossi e quella del Toro sono soddisfatte per l’arricchimento del patrimonio della Motor Valley. E sono pronte a collaborare con Modena per offrire tour motoristici sempre più interessenti per i turisti che arriveranno. Da notare che entrambe dispongono già di musei visitati ogni anno da migliaia di turisti (in media 28mila a quello della Lamborghini, 35mila alla Ducati).
 

«Lamborghini è fortemente legata al proprio territorio — dice Raffaello Porro, direttore comunicazione e relazioni esterne di Automobili Lamborghini — e lo dimostrano le numerose iniziative e le intense collaborazioni con università, istituzioni locali e l’associazione Terra di Motori. In qualità di centro di eccellenza mondiale di supersportive integrato in un territorio che è vanto dell’Italia in campo motoristico, abbiamo pieno interesse a promuovere la nostra regione anche attraverso la collaborazione con entità museali come quella che sta per nascere a Modena. Lamborghini — aggiunge Porro — è stata fondata nel 1963 da Ferruccio Lamborghini, un uomo visionario che da una sfida riuscì a creare un’azienda di successo, nota in tutto il mondo per le sue vetture assolutamente uniche per il loro design distintivo e per la loro elevata innovazione tecnologica. Il prossimo anno l’azienda festeggerà il suo cinquantesimo anniversario, che costituirà un momento ulteriore estremamente importante per catalizzare il maggior numero di appassionati di cultura motoristica e quindi per valorizzare il nostro territorio».
 

Lo stesso interesse per il nuovo museo modenese lo nutrono anche a Bologna: «Conosco bene la struttura che sta per essere inaugurata a Modena — dice Livio Lodi, responsabile del Museo Ducati — e sono contento per il risultato che sarà sicuramente ottimo. Mi fa piacere tra l’altro, che venga documentata la storia della Maserati oltre a quello della Ferrari. Sarà un punto di riferimento nuovo e interessante, che andrà ad arricchire l’offerta già eccellente per gli appassionati di motori. E noi a Modena e alla storia motoristica di Modena ci sentiamo legati — aggiunge — Negli anni ’50, ’60 e ’70 portavamo le nostro moto in prova all’autodromo di Modena. Ci sono già pacchetti turistici legati alla Motor Valley, con l’aggiunto del Museo Casa Ferrari aumenteranno e diventeranno ancora più appetibili. So che ci sono già società organizzate per tour per appassionati che si snodano proprio tra Modena, Bologna e Mantova, al Museo Nuvolari. Vi posso garantire — spiega Livio Lodi — che per un appassionato di motori queste zone sono un autentico paradiso in terra. C’è spazio per nuove idee e per creare nuovi eventi e nuove occasioni. So che sta per essere operativa la pista di Marzaglia: con la Ducati noi proponiamo già eventi per gli appassionati sfruttando gli autodromi di Imola, Misano e Mugello: teniamo dei corsi su vari livelli per i fan delle due ruote. Si potrebbe studiare qualcosa di simile anche per le due ruote».