Modena, 9 agosto 2012 - Quello dei cani abbandonati o smarriti e’ un fenomeno che “anche a Modena registra numeri da attenzione che oscillano tra i 40 e i 50 ogni mese”. Fino a giugno la situazione e’ rimasta nella media annuale, ma a luglio, avverte una nota del Comune di Modena, sono iniziate nel canile intercomunale in via Nonantolana 1219 le entrate di cani, circa una decina in piu’, tra cui tre cucciolate (una di sei, una di cinque e una di tre cuccioli) provenienti principalmente dai Comuni limitrofi. “Per fortuna le restituzioni ai legittimi proprietari di cani persi sono una ventina al mese, questo grazie anche ai microchip e all’iscrizione all’anagrafe canina, a cui vanno sommate altrettante adozioni”, fa sapere l’amministrazione.
 

Attualmente nel canile, che serve i Comuni di Modena, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Castelfranco, Castelnuovo Rangone, Nonantola e Soliera, sono presenti circa 260 cani, accuditi dagli operatori e dai volontari che con impegno si dedicano alla gestione di questo servizio. A Modena, inoltre, risultano iscritti all’anagrafe canina circa 17.000 cani, una iscrizione obbligatoria per legge “ma che e’ fondamentale per poter trovare rapidamente il proprietario dell’animale in caso di smarrimento".

“Per stimare l’entita’ degli abbandoni estivi basta valutare l’aumento dei cani che vengono recuperati dal canile intercomunale in questi periodi, dichiara Daniela Barbieri responsabile dell’Ufficio Diritti degli animale del Comune di Modena. E quello che si ottiene e’ “un dato di poco superiore rispetto alle entrate degli altri mesi che fotografa pero’ come l’abbandono non sia piu’ un fenomeno legato solamente al periodo estivo, ma anche al periodo della caccia, al Natale e tante altre occasioni e festivita’ in cui un animale, se adottato in modo non consapevole e responsabile, diventa un problema da risolvere con una soluzione facile ed economica”.
Fortunatamente, molti dei cani accolti nella struttura comunale, prosegue Barbieri, hanno un proprietario e sono “moltissimi” quelli recuperati e restituiti “in pochissimo tempo al legittimo proprietario grazie al microchip e all’iscrizione all’anagrafe canina”.

Ultimamente, grazie all’introduzione dei microchip, conclude la responsabile dell’Ufficio Diritti degli animali, “si e’ riusciti a contenere il numero degli abbandoni. Stiamo pero’ assistendo ad un nuovo fenomeno, l’aumento di richieste di cessione dei cani di proprieta’ al canile, ovvero persone che per diversi motivi, problemi di carattere economico o difficolta’ di gestione, sono impossibilitate a tenere il cane e chiedono che possa essere accolto nel canile”. Le rinunce sono un fenomeno complesso che riguarda varie tipologie di cani: taglia grande, razza prettamente da guardia, sesso maschile, eta’ adulta, eta’ avanzata con problematiche sanitarie, non socialita’ con i simili e a volte aggressivi con persone. Questi animali richiedono box singoli, per cui e’ stato necessario creare una lista di attesa che permette l’ingresso controllato in base alla disponibilita’.