Modena, 15 agosto 2012 - Oddio, e lo scooter dove lo metto? A margine del piano sosta più folle della storia, prende corpo giorno dopo giorno l’incognita motociclette. Che fare di loro? Dove parcheggiarle? Esistono spazi appositi? E dove lo ‘appiccico’ il ticket per difenderlo da pioggia, vento, ladri di tagliandi? I cittadini cominciano a chiederlo con insistenza, ma la sensazione è che né Modena parcheggi né il Comune abbiano ancora chiare le risposte.

Per esempio, chiede il signor Fausto Meschiari, «se posteggio la moto negli spazi blu per le automobili devo pagare la sosta?», e «se non posso parcheggiare negli spazi blu, dove la metto visto che non sono stati previsti spazi riservati (a parte alcuni nella Ztl)?». Anche perché tolti gli spazi blu, «non rimane poi tanto posto dove mettere le due ruote». Obiezioni sacrosante che al momento rimangono sospese nel venticello afoso di Ferragosto. Il problema è che mentre prima lo scooter si poteva mettere di fatto ovunque ci fosse qualche metro quadrato di spazio vuoto, adesso nelle zone coperte dal piano questa libertà non è più consentita, pena una multa salata e la rimozione.

Abbiamo individuato un percorso ad anello intorno al centro storico per verificare la mappa e gli eventuali spazi dedicati ai motorini. Partendo da via Monte Kosika ci sono ad oggi numerose automobili parcheggiate fuori dagli spazi consentiti e nessuno stallo per moto. Stesso discorso nella piccola via Bonasi, che immette in viale Vittorio dove invece spuntano quattro spazi a strisce bianche (preesistenti) per gli scooter.

Proseguendo nel nostro tour ci imbattiamo in una quindicina di stalli bianchi per moto in via Cavour e nella stessa piazza Roma se ne contano 9. A seguire c’è tuttavia il vuoto: su via Canalgrande, via San Giovanni del Cantone, via Piave, viale Reiter, viale Medaglie d’oro non ce n’è neanche uno. Per ritrovarli occorre andare in viale Caduti in guerra (altri 9), per poi riprecipitare nel vuoto: piazza Risorgimento, via Tassoni, largo Sant’Agostino, via Berengario e via Fontanelli non prevedono poste di riposo per le motociclette. Nel complesso dunque, gli stalli specifici scarseggiano, considerando anche che si tratta di fazzoletti di parcheggio da condividere anche con le biciclette.

Cosa succederà da settembre? Che fine fa la strategia dell’amministrazione che prevede proprio la valorizzazione e la sensibilizzazione sull’uso di motocicli e scooter in centro per ridurre il traffico e l’inquinamento?

Come dicevamo, risposte ufficiali non ce ne sono, il nodo è stato per così dire sottovalutato, ma i tecnici comunali stanno valutando diverse ipotesi ed elaborando correttivi che saranno introdotti da settembre. Proviamo a riordinare le possibili soluzioni sul tavolo: primo, le motociclette devono essere parcheggiate nelle strisce blu, esattamente come le automobili e pagando regolarmente la sosta. Spreco di spazio? Non è escluso che in uno stallo possano conviverci due o più motocicli (cilindrate permettendo).

Secondo, se dove posizionare il ticket rimane effettivamente il dubbio, l’abbonamento non lo sarà perché è elettronico (basta quindi far includere la targa della moto nella white list e nessuno la toccherà. Terzo, sono allo studio nuovi posti per gli scooter da ricavare nei residui di spazio lasciati dalle strisce blu. Saranno rigorosamente in bianco (sono esclusi ministalli blu per le moto). Il problema è capire quanti se ne riusciranno a recuperare, considerata la mole di moto che circola in città.

Infine, nelle vie secondarie, dove è possibile, pur essendoci strisce blu, si potrà derogare consentendo l’utilizzo degli altri spazi esistenti, rimuovendo in questi casi i divieti di sosta dietro le strisce bianche.

Gianpaolo Annese (Ha collaborato Alessandro Fiocchi)