Modena, 17 agosto 2012 - Spazi non a pagamento per i motorini e possibili riduzioni dell’abbonamento autobus per chi lavora in centro e viene da fuori Modena. Sono le novità in vista per settembre allo studio dei tecnici comunali e dell’assessore al Centro storico Daniele Sitta, tornato a Modena nel bel mezzo dello psicodramma strisce blu. «Fa piacere che lo abbiate definito il ‘piano sosta più folle della storia’. Certi complimenti sono graditissimi...».

Beh, assessore, almeno nell’esecuzione ci sono state tante incongruenze o errori.
«Quando si mette in moto un piano di questa complessità e dimensione (intorno ai 4mila stalli blu) è fisiologico che ci siano delle cose da rivedere».
Ora però il numero di posteggi in centro e ai margini è diminuito.
«Io direi al contrario che il saldo è positivo perché nel piano vanno considerati anche i parcheggi sotterranei negli edifici privati e nelle zone limitrofe. L’obiettivo principale di questo progetto è alleggerire il centro dalle auto, favorire l’uso di autobus e biciclette e tirar via le automobili dalle strade. Molti residenti pur avendo un cortile o un garage di proprietà lasciavano la macchina fuori».
C’è chi dice che è solo un modo per favorire il Novi Park.
«Piccinerie, calunnie di bassa lega. Il Novi Park è uno strumento di marketing territoriale per il centro. Attirerà gente da fuori perché tutti sapranno che hanno un posto certo dove lasciare l’auto a tariffe che sono le più basse a livello regionale».
Torniamo alle strisce blu. Alcuni stalli destinati a una sola auto sono enormi, potrebbero starcene due.
«Gli stalli vanno dimensionati secondo quanto prevede il codice della strada. I posti devono essere lunghi 5 metri per 2,5 metri, al massimo possono scendere a 2,30. Nel contempo la carreggiata deve essere larga almeno sei metri. Ecco perché a volte ci sono parcheggi paralleli alla strada quando magari facendoli a pettine o a spina di pesce si guadagnerebbero più spazi».
Sono stalli tarati su macchine grosse.
«Eh sì, ed esistono automobili anche di sei metri. Dove invece ci sono postazioni uniche, tipo da da sette metri, prevediamo che ci stiano più macchine».
Abbiamo sollevato il problema degli scooter. Dove andranno messi?
«Una volta tracciati i posteggi, dove rimangono degli spazi utili potremo prevedere ulteriori stalli e con strisce bianche per auto più piccole, tipo le Smart o utilitarie. Mentre per i motorini stiamo studiando la possibilità di farli parcheggiare comunque negli spazi residui, senza strisce e senza ticket da pagare, purché non intralcino il traffico».
I sindacati hanno lanciato un appello per salvaguardare i lavoratori.
«Questo è il mio unico cruccio. Secondo me però i veri penalizzati sono i lavoratori che vengono da fuori Modena. La mia intenzione è chiedere a Seta di ragionare su un abbonamento ai mezzi pubblici a costo ridotto per chi viene da fuori e lascia l’auto nei parcheggi scambiatori».

Gianpaolo Annese