Modena, 19 aprile 2013 - Una mostra, 'Il Cantiere della Cultura', illustrerà con foto e simulazioni filmate, da domani e fino al 23 giugno ai modenesi, all'ex ospedale Sant'Agostino, tutte le caratteristiche e le innovazioni architettoniche del maxi polo culturale progettato da Gae Aulenti che prenderà forma proprio al Sant'Agostino e che dovrebbe essere inaugurato nel 2017. Il nuovo centro culturale, 'Polo Santagostino' comporterà un finanziamento di oltre 60 milioni di euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e si svilupperà su una superficie di 23.000 metri quadrati. Un'opera  enorme che cambierà la fisionomia della città e che porterà a un'offerta culturale unica, contando sulla presenza della nuova sede della Biblioteca Estense e della Biblioteca Poletti (che avranno servizi unificati pur mantenendo le proprie distinzioni e denominazioni), di un polo espositivo, di un auditorium da 180 posti, del Centro per la Fotografia e l'Immagine, del Centro Linguistico e per l'Internazionalizzazione dell'Università, oltra a bar, negozi e abitazioni a uso foresteria.

Due 'lame librarie' costituiranno probabilmente l'elemento distintivo del Polo Santagostino: saranno due torrette dove troveranno posto gli oltre 800.000 volumi delle due biblioteche. L'apertura del cantiere è prevista tra la fine del 2013 e l'inizio del prossimo anno, ma già domani sarà sottoscritto un accordo per il protocollo di trasferimento delle due biblioteche dal Palazzo dei Musei. La mostra sul maxi progetto sarà visitabile il martedì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19, da mercoledì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato domenica e festivi dalle 11 alle 19. Il biglietto di ingresso costa 5 euro, mentre i martedì e nei giorni compresi tra il 20 aprile e 25 aprile l'accesso è gratuito. Secondo il presidente della Fondazione Andrea Landi, il nuovo polo consentirà un "salto di qualità dell'offerta culturale della città. Siamo orgogliosi di questo progetto di Gae Aulenti, di cui ricordiamo in questi anni di collaborazione la grande intelligenza e determinazione. Quella stessa determinazione che cercheremo di mettere nella realizzazione del complesso". Il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha commentato il progetto parlando di "un'opera che non rimette ordine, ma che anzi aggiunge qualcosa di innovativo all'offerta culturale di Modena. Una città che solo negli ultimi anni ha già potuto contare sulla rinnovata Biblioteca Delfini, sul Festival della Filosofia, sul riconoscimento del patrimonio di piazza Grande e del Duomo da parte dell'Unesco e sulla Museo Casa Natale Enzo Ferrari:  le 70.000 visite registrate in quest'ultima dopo l'apertura parlano chiaro di come sia cambiato l'afflusso turistico nella nostra città".