Modena, 14 giugno 2013 - Continua l'attività antidroga condotta in città dai carabinieri del reparto operativo di Modena, principalmente rivolta al contrasto della diffusione di droghe sintetiche. Dopo i tre filippini arrestati il 26 maggio scorso perché trovati in possesso di 130 grammi di shaboo, altri tre loro connazionali, un uomo e due donne (residenti a Parma), di età compresa tra i 40 e 25 anni, sono stati arrestati l'altra sera, perché trovati in possesso di 11 grammi di analoga sostanza. Un quarto complice, convivente di una delle due, è stato denunciato a piede libero a seguito di una perquisizione domiciliare: nella sua abitazione di Parma i militari hanno rinvenuto altri 3 grammi della stessa sostanza.

In particolare, i tre sono stati fermati, dopo un breve pedinamento per le vie cittadine, in via Gramsci, mentre si trovavano a bordo dell'auto dell'uomo. I carabinieri hanno rinvenuto come detto 11 grammi di shaboo, già suddivisi in 14 dosi pronte per lo spaccio, nascosti nelle scarpe e negli effetti personali (porta trucchi) delle due ragazze.

Lo shaboo, com'è noto, è una droga sintetica, del genere metanfetamine, che si presenta in forma di cristalli e viene assunta per inalazione o endovena, dopo averla sciolta scaldandola e portandola allo stato liquido. L'effetto, molto lungo (6-12 ore), è una delle caratteristiche principali di queste sostanze, potenti stimolanti che aumentano la capacità di rimanere svegli ma che provocano inappetenza e sintomi gravi, come comportamenti violenti e disturbi della personalità, portando, come estrema conseguenza fisica, anche nel breve termine, a danni irreversibili alle cellule cerebrali.