Modena, 21 giugno 2013 - Torna la paura in Emilia. Forte scossa di terremoto avvertita a Modena. E' di magnitudo 5.2 (GUARDA LE IMMAGINI). E' successo alle 12.34.

L'epicentro del terremoto è stato a Fivizzano (Massa Carrara), profondità 5 chilometri. La durata del terremoto è stata di 10-15 secondi. La scossa è stata sentita fino in Appennino dove già nei giorni scorsi se ne erano registrate altre. La scossa è stata preceduta anche da un boato.

Si e’ avvertita con forza e ha riaperto vecchie crepe negli edifici. I modenesi si sono riversati per le strade con il timore che si trattasse dell’inizio di una nuova sequenza sismica con epicentro nella Bassa modenese, simile a quella che poco piu’ di un anno fa sconvolse l’Emilia. Tanta paura, telefoni in tilt per piu’ di mezz’ora e tante chiamate ai vigili del Fuoco. Secondo i primi report, però, sia a Modena citta’ che in tutta la provincia nessun danno è stato registrato. La paura peró rimane: dai locali pubblici del centro i clienti sono fuggiti quando durante la scossa l’intonaco che copriva le crepe del sisma dello scorso anno ha cominciato a cadere e i segni di quel terribile evento sono tornati in evidenza.

Non è stato rilevato nessun danno rilevante. In centro storico si è staccato un pezzo del cornicione della chiesa di San Domenico (GUARDA LE FOTO) e la polizia municipale ha transennato l’accesso nei pressi dell'edificio. E' stato chiuso per precauzione il duomo. Nella Bassa Modenese non si sono registrati danni, da un primo sopralluogo. L’azienda sanitaria locale ha confermato che tutte le strutture e gli ospedali sono perfettamente funzionanti. In centro tanto spavento anche per i calcinacci di alcuni palazzi ristrutturati, dopo lo scorso sisma, che si sono staccati per le vibrazioni che si sono registrate oggi. In alcuni uffici del centro sono caduti oggetti dalle scrivanie e dalle librerie.

Le prime verifiche compiute dai tecnici del Comune di Modena su uffici pubblici, scuole e strutture sociali non hanno portato a determinare nessuna inagibilità e sono state riscontrate per ora solo alcune modeste lesioni sugli intonaci. I controlli comunque continuano in queste ore. La priorità è stata assegnata a uffici, case albergo, strutture sociali e scuole medie dove si svolgono gli esami. Domani saranno controllate in modo approfondito anche tutte le scuole d’infanzia e gli asili nido con l’obiettivo di garantirne la regolare apertura per lunedì 24 giugno. Verifiche in corso anche sui beni monumentali, alcuni dei quali ancora inagibili dal sisma dello scorso anno. Via Belle Arti è chiusa al traffico.

Si e’ immediatamente attivato il sistema di Protezione civile provinciale nel modenese. Oltre alle funzioni ospitate dal centro operativo di Marzaglia, sono stati aperti i Coc - centri operativi comunali - nei Comuni piu’ vicini all’epicentro, cioe’ Frassinoro, Pievepelago e Fiumalbo, dove erano gia’ state dislocate attrezzature per l’emergenza in occasione delle scosse dei mesi scorsi. Non si segnalano, al momento, esigenze particolari per quanto riguarda l’assistenza alla popolazione. Due le chiese inagibili in Appennino - quella di Sant’Anna Pelago e la parrocchiale di Pievepelago. Inoltre, secondo la Prefettura, ci sono altri danneggiamenti lievi a edifici nei Comuni di Modena e Carpi.
 

“Non si esclude tuttavia - ha spiegato il prefetto Benedetto Basile, in una nota stampa - che gli accertamenti ancora in corso possano mettere successivamente in luce situazioni di aggravamento nelle strutture già danneggiate dal terremoto dello scorso anno”. Non presenta danni alla struttura il cimitero della città, ma in via precauzionale sono stati chiusi quelli dei comuni dell’area periferica.