Modena, 9 luglio 2013 - I dipendenti del Centro identificazione ed espulsione (Cie) di Modena hanno deciso ieri, in accordo con la Cgil, di sospendere lo sciopero di 6 giorni annunciato sabato scorso, 6 luglio. La decisione e’ arrivata dopo l’incontro in Prefettura, con il Prefetto vicario Mario Ventura, che ha sostituito dal primo luglio Benedetto Basile, andato in pensione.
Ad annunciarlo e’ Marco Bonaccini, della Cgil modenese, che sottolinea come lo sciopero sia rimandato di 15 giorni, ovvero fino a martedi’ 23 luglio, in attesa di capire se la Prefettura rispettera’ gli impegni presi ieri.
 

Quali? Il 6 luglio i dipendenti del Cie avevano deciso di incrociare le braccia per una settimana per i ritardi nei pagamenti degli stipendi, in particolare della mensilita’ di maggio, e a gravi problemi di gestione interna della struttura da parte del consorzio L’Oasi. E ieri, prima di incontrare il Prefetto vicario, Bonaccini ha avuto una riunione lampo anche con Marco Bianca e Giuseppe Lissandrello, dell’Oasi, che hanno tentato di spiegare le loro ragioni per evitare lo sciopero.


Dalla Cgil fanno pero’ sapere che l’incontro con i gestori del Cie non ha sortito l’effetto sperato: “Non so nemmeno perché abbiano voluto incontrarci- spiega Bonaccini - continuano a sostenere che non esistono problemi di gestione, e inoltre hanno ammesso di non poter provvedere in tempo nemmeno ai pagamenti degli stipendi di giugno, che dovrebbero arrivare intorno al 20 di luglio”.
 

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la riunione in Prefettura: “Abbiamo avuto l’assicurazione che verranno attivate tutte le pratiche burocratiche per i pagamenti- aggiunge il sindacalista- i tempi non saranno brevissimi, ma abbiamo deciso di aspettare 15 giorni per vedere se questo impegno sara’ mantenuto, facendo notare al Prefetto vicario che e’ necessario procedere gia’ anche per quanto riguarda le mensilita’ di giugno”.
 

Dipendenti e Cgil hanno scelto di dare fiducia al Prefetto vicario anche, “con un grosso senso di responsabilita’ verso i trattenuti e le Forze dell’Ordine presenti al Cie- conclude Bonaccini- che nei giorni scorsi hanno esternato le loro preoccupazioni riguardo la sicurezza interna della struttura, nell’eventualita’ che i dipendenti scioperassero”.