Modena, 15 marzo 2014 - Un laboratorio clandestino in casa (video), con stoffe e stampi per marchiare la pelletteria. La guardia di finanza di Modena ha sequestrato in zona Morane una specie di ‘officina’ in cui un 67enne modenese produceva borse di false griffe, contraffacendone i marchi.
Il controllo è scattato, a seguito di un’attività informativa avviata d’iniziativa, hanno individuato, nella periferia: i militari hanno fatto centro trovandosi di fronte a un laboratorio attrezzatissimo.

L’officina, al pian terreno di una abitazione privata, difficilmente individuabile dall’esterno, era dotata infatti di attrezzature e scaffalature metalliche per lo stoccaggio dei rotoli di stoffa, della minuteria metallica e delle altre parti necessarie per il confezionamento delle borse contraffatte.
All’interno erano presenti quattro banconi da lavoro, i modelli e i telai per il taglio del pellame e il confezionamento delle borse, e altri prodotti di pelletteria, nonché gli arnesi per la produzione artigianale, i solventi per il trattamento delle pelli e tutto l’occorrente per la produzione della pelletteria. E’ probabile che nel laboratorio lavorasero più persone.

Una volta scoperto il ‘covo’ della contraffazione, è scattato il blitz da parte dei finanzieri della compagnia di Modena che hanno perquisito i locali adibiti alla produzione e sequestrato 10.488 prodotti contraffatti di vario genere tra cui, 93 borse finite già confezionate e pronte alla vendita, (riproducenti i marchi contraffatti Armani, Emilio Pucci e Fiorucci); 47 rotoli di tessuto con marchio registrato Emporio Armani (per un totale di oltre 1.000 metri); modelli; targhette e minuteria metallica (come cerniere) che riproducevano i marchi registrati delle note case di moda Versace, Armani, Fiorucci, Moschino, Crisden, Les Copains, Pucci, Donna Caran, Marani, Piazza Sempione, We Go, Paola Graglia, Renzo Costa, Paolo Federico, Mila Schon, Allegra Carmine e Marex.

«DI particolare rilevanza, soprattutto sotto il profilo probatorio — spiegano le Fiamme Gialle — è stato il rinvenimento con conseguente l sequestro di ben 61 punzoni metallici (che riproducono i marchi registrati) utilizzati per imprimere il logo del marchio contraffatto sul pellame, utilizzato per la produzione degli articoli di pelletteria».

Infine, i finanzieri hanno trovato, nascosto tra le scatole contenenti la minuteria metallica, un borsello con banconote per un totale di 7.500 euro con tutta probabilità derivanti dalla vendita della merce contraffatta. Tutti i prodotti falsi sono stati sottoposti a sequestro e il proprietario del laboratorio, un modenese di 67 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Modena per il reato di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni, previsto e punito dall’articolo 473 del codice penale. Proseguono le indagini per l’individuazione dell’intera filiera implicata nel processo produttivo della merce contraffatta: resta da capire da chi si rifornisse il modenese, chi sono i suoi fornitori e acquirenti, e se nel laboratorio lavorasse qualcuno.

Valentina Beltrame