Modena, 13 aprile 2014 - Voglia di parco. Erano tantissimi, ieri pomeriggio, i cittadini che hanno preso parte alla manifestazione indetta dai gestori dei chioschi al parco della Rimembranza. ‘Tutti al parco’, questo il titolo dell’evento, era volto a sensibilizzare la cittadinanza sul sequestro delle strutture per mano della Procura, sul quale proprio oggi il tribunale del Riesame dovrebbe pronunciarsi. Dalle 18 alle 21.30 decine di persone, soprattutto giovani, si sono fermati al banchetto allestito accanto al Monumento ai caduti, per firmare la petizione contro la chiusura delle baracchine. Probabilmente da mesi non si assisteva ad un parco tanto popolato ed i cittadini hanno accolto di buon grado l’iniziativa, complice anche la buona musica ed il gnocco fritto e Lambrusco offerti dai gestori e da Ermes, (titolare dell’omonimo ristorante).

«Firmo contro un’ingiustizia grande come una casa — afferma uno dei partecipanti, Piero Zoboli — un’operazione di questo tipo è arretrata di trent’anni. Stanno bloccando attività di imprese e famiglie che ora si trovano a spasso. Oggi c’è bisogno di lavorare ed investire». Anche un ragazzo di colore si ferma a firmare: «A noi piace il bar al Parco, non voglio che chiuda, è bello stare qui». Diversi i modenesi preoccupati per la presenza dei cantieri abbandonati. «Firmo perché non è bello avere chioschi non finiti in pieno centro; creano una situazione di degrado». Dello stesso avviso Giulio Simonelli: «vedere tutte quelle buche, le betoniere ed il cemento scoperto è sicuramente peggio di qualche chiosco in cemento».

Felici di firmare anche due giovanissime studentesse. «Abbiamo sempre frequentato il parco d’estate e se non finiscono il progetto, tutta la stagione estiva si perde — dicono Silvia e Federica — questo stop equivale ad ammazzare una delle poche cose che si potevano fare a Modena». Intanto i titolari vanno avanti con la loro battaglia. «Abbiamo raccolto 150 firme in mezz’ora e stasera saranno molte di più; senza contare le centinaia di persone che hanno firmato nei giorni scorsi», afferma Roberto Mantovani, titolare dello storico bar Elio.

«Speriamo che i magistrati tengano conto di quanto la gente voglia vivere il parco, come accade da sessant’anni». «La chiusura dei chioschi è uno dei tanti errori della giunta Pighi, che in dieci anni ha creato errori, piuttosto che risolverli. Noi, in qualità di cittadini, pretendiamo che questo errore venga risolto rapidamente, poichè il Parco è una risorsa», afferma il consigliere comunale Andrea Galli, titolare di due baracchine». Sul tema interviene anche Vittorio Ballestrazzi: «Come lista civica abbiamo il dovere di essere chiari: noi vogliamo il ripristino del numero dei chioschi originali, l’utilizzo di moduli prefabbricati per riammodernarli e il pagamento dei danni agli esercenti entro tre mesi da ora».

Valentina Reggiani