Modena, 15 aprile 2014 - Una casa in vendita, ma ancora arredata, con la porta ‘rotta’ e quindi facilmente accessibile. I ladri che ieri mattina hanno fatto irruzione nell’abitazione in via San Giovanni Bosco probabilmente pensavano che nella palazzina su tre piani, ma di un unico proprietario, non ci fosse nessuno. Invece all’interno hanno trovato un sessantenne modenese, che è rimasto in balìa dei malviventi per minuti che gli sono sembrati interminabili.

L’uomo per fortuna non è stato picchiato, ma ieri era molto scosso per l’accaduto. Secondo quanto riferito dal nipote, in casa sarebbero entrati cinque o sei ladri, tutti col volto scoperto, alcuni italiani ed altri stranieri. Probabilmente hanno approfittato della porta danneggiata (ha una porzione di vetro infranta) per entrare. Accortisi che in casa c’era il sessantenne, si sarebbero ‘armati’ con oggetti trovati nella cucina: un coltello e un matterello. La vittima è stata minacciata con questi arnesi dai rapinatori che hanno rovistato dappertutto, facendo su e giù sui tre piani della palazzina presa di mira.

"Non me la sento di parlare", ha detto il sessantenne, confortato dal nipote che, contattato dall’anziano, ha chiamato la polizia per denunciare la rapina. Oltre ai poliziotti della squadra volante, in via San Giovanni Bosco sono arrivati anche gli agenti della Scientifica che hanno effettuato i rilievi nell’abitazione: si sono intrattenuti nella grande casa fino alle 13, passando al setaccio le camere in cui sono passati i banditi, che alla fine sono scappati con 150 euro e quattro orologi. Non avrebbero preso quello al polso della vittima.

Ora l’indagine è affidata alla squadra mobile di Modena. L’ipotesi è che la banda fosse informata sulla situazione della casa, cioè del fatto che è in corso un trasloco e che sarebbe stato facile accedervi. Potrebbe trattarsi di un furto su commissione degenerato in rapina. Anche la dinamica dell’aggressione andrà ricostruita passo passo attraverso il racconto del sessantenne, che ha visto in faccia i rapinatori. L’ipotesi di un basista sembra tutt’altro che infondata.

Valentina Beltrame