Modena, 20 aprile 2014 - E’ PROPRIO durante le festività che viene spontaneo ricordarsi di chi sta vivendo dei problemi. Lo sappiamo, è sbagliato. Bisognerebbe ricordarsi sempre di chi ha bisogno di aiuto. Ma alla vigilia della Pasqua è stato inevitabile rivolgere lo sguardo a chi vive nella Bassa martoriata dalle calamità negli ultimi due anni. Ancora una volta siamo a raccontare storia di chi deve passare la festività dentro a un container.

E ha un unico desiderio: la prossima Pasqua vorrebbe passarla dentro a una casa vera, in mattoni. E nei paesi che pochi mesi fa vennero sommersi dalle acque, la paura c’è ancora, unita alla diffidenza nei confronti degli aiuti in arrivo. E’ a loro che va il nostro augurio: che sia una Pasqua di speranza, una speranza che non deve essere tradita.

Roberto Grimaldi