Sassuolo (Modena), 22 aprile 2014 - ‘RENÉE is coming’, Renée sta arrivando, è il sensuale o minaccioso a seconda dei punti di vista invito alla perdizione da qualche settimana spuntato sotto il portico di piazza Martiri Partigiani, a due passi dalla Guglia e dal Duomo di San Giorgio. Un negozio di prossima apertura che, a giudicare dalla disinvolta accoglienza, diciamo così, della donna color fucsia malandrino stilizzata in vetrina dalla cintola in giù, rimanda a un sexy-shop o qualcosa di simile. In città è tutto un boccaccesco darsi di gomito e sorrisini, è un pissi pissi di interrogativi e perplessità di fronte a una piazza destinata prima ancora che un parcheggio sotterraneo a ospitare l’amore sacro e l’amor profano, il peccato e in rapida successione, a distanza di qualche metro, la confessione. «Non so nulla — mette le mani avanti don Romano Baisi — quando aprirà vedremo, anche perché non so esattamente cosa vendono questo genere di negozi...».

SU FACEBOOK fanno notare che di sexy-shop, se è per questo, a Sassuolo ne hanno aperti anche davanti agli asili o a Modena di fronte alle edizioni Paoline, chi è senza peccato scagli la prima pietra insomma, e il popolo dei gaudenti magari sarebbe pure contento di confrontare i prezzi, visti i tempi.
Mugugnano però in molti, non perché bacchettoni, ma semplicemente scettici che in un posto così il misterioso o la misteriosa Renée possa fare affari (con i tavolini del bar affianco tra l’altro). «Quando c’è il mercato il martedì e il venerdì chi entra nel negozio?», è l’obiezione scientifica che circola.
Di carattere puramente economico anche la valutazione del sindaco Luca Caselli: «Non voglio addentrarmi in considerazioni moralistiche, ciascuno ha i suoi valori e trae le conclusioni che vuole, ma per un negozio così quel posto mi sembra commercialmente sbagliato».

EPPURE Renèe confida nelle colonne del portico e nelle ore preserali, che proteggono da sguardi indiscreti e placano i rimorsi della coscienza. L’importante poi è sgattaiolare per via Clelia evitando di affrontare il giudizio della Guglia.

Gianpaolo Annese