Acquista un cane in negozio, morto dopo pochi mesi

La scoperta dell’uomo che ha presentato denuncia: "I documenti erano tutti contraffatti"

Il cane acquistato  e poi morto

Il cane acquistato e poi morto

Modena, 23 dicembre 2015 - Le immagini che ci mostrano parlano da sole. Neppure sei mesi e si contorce a terra a causa degli spasmi e del dolore. Ad ucciderlo è stato il cimurro; una malattia debellata nel nostro Paese ormai da anni. Da due anni una coppia di coniugi modenesi sognava di adottare un cane. Poi, qualche mese fa, è arrivato quel viaggio di lavoro a Napoli.

Hanno capito subito che quel cucciolo doveva tornare a Modena con loro; li osservava dal vetro di un negozio del centro ed era della razza che sognavano: un Akita, la stessa del protagonista di ‘Hachiko’, il film con Richard Gere che ha fatto commuovere milioni di telespettatori.

Dopo due giorni dal suo arrivo a casa, però, è iniziato il calvario e, sei mesi dopo, il decesso. Roberto de Pietri, medico modenese, ha deciso di presentare un esposto e di agire in sede civile e penale contro quel negozio di animali di Napoli, che gli ha venduto per 700 euro l’amico a quattro zampe.

Una volta scoperta la malattia del povero animale, infatti, il professionista ha avuto la conferma di come tutti i documenti legati al cucciolo fossero stati contraffatti e come l’animale non fosse mai stato sottoposto ad alcun vaccino. La storia purtroppo è nota: camion di cuccioli, di pochi giorni di vita, che arrivano dall’est Europa in pessime condizioni.

Una volta raggiunto il nostro Paese, vengono ‘smerciati’ nei vari negozi. Non è raro che la loro età venga falsificata, proprio per poterli vendere, così come spesso i vaccini indicati sui loro libretti non sono mai stati effettuati. De Pietri, annunciando la causa, intende mettere in allerta i cittadini affinché, prima di acquistare un animale, pretendano le giuste informazioni.

Per essere seguito nel suo percorso, il medico si è rivolto al Codacons. «Come ogni Natale sono tante le persone che cercano animali da regalare – afferma Fabio Galli, vice presidente regionale dell’associazione – ed è necessario che ci si rivolga a punti vendita seri. Ma, soprattutto, è bene ricordare che ci sono tanti animali in attesa di essere adottati nei canili. Il fenomeno del traffico di cuccioli, purtroppo, è in aumento».

Il proprietario dell’Akita, Daki, così lo aveva chiamato, spiega che quel giorno, a Napoli, alla consegna del cane, gli sono stati tra le mani documenti Ungheresi, poi risultati contraffatti. «Io, come tante altre persone, ignoravo un traffico di questo genere dietro ai cuccioli – spiega – Daki secondo il commerciante aveva superato i tre mesi, mentre dall’autopsia è emerso come non avesse neppure sessanta giorni.

Solitamente li dopano con nandrolone per farli sembrare vivaci ma, una volta a casa, anche il nostro cagnolino, ad appena due giorni dall’acquisto, ha iniziato a stare male. Il veterinario, dopo le analisi del caso, gli ha diagnosticato prima la broncopolmonite, gravissima, poi il cimurro.

Soffrendo tantissimo ha resistito altri tre mesi. Io e mia moglie gli siamo rimasti accanto fino alla fine; è stato straziante. E pensare che, quando abbiamo chiamato il negozio spiegando le condizioni dell’animale, ci hanno risposto di riportaglielo, che ce lo avrebbero sostituito; ma non è un elettrodomestico».