‘Aggredito’ da un caprone: fa causa

Castelfranco l’insolito caso davanti al giudice di pace

Un caprone

Un caprone

Modena, 19 ottobre 2016 - Potesse parlare, il caprone, molto probabilmente le sue sarebbero parole risolutive, in un senso o nell’altro. Ma essendo ciò oggettivamente impossibile, saranno due vicini di terreno a darsi battaglia davanti al giudice di pace, a seguito di uno sconfinamento dell’animale che ha poi ‘aggredito’ la presunta parte lesa (provocandogli una lesione di qualche giorno). È particolarmente insolita la vicenda che domani approderà davanti al giudice di pace e che ci porta nelle campagne di Castelfranco. Al centro del contenzioso ci sono l’ottusità dell’esemplare e le presunte responsabilità del suo ‘padrone’ (rappresentato dall’avvocato modenese Umberto Rossi). I fatti, così come saranno trattati davanti al giudice che valuterà. Un uomo residente appunto nelle aree verdi confinanti con il comune di Castelfranco, ha denunciato per lesioni colpose il vicino di terreno, avendo subito l’improvvisa incursione del suddetto caprone, trovandoselo di fronte senza spiegazione alcuna. Il fatto sarebbe andato in scena per questa ragione: l’animale, per definizione, appunto, ottuso, avrebbe superato il confine protetto da una recinzione che separava i due appezzamenti (dove sono presenti numerosi altri animali), facendo così un’incursione non consentita all’interno dell’area del vicino. Non finisce qui, perché una volta all’interno il caprone avrebbe poi ‘aggredito’ (o meglio si è scagliato contro) il vicino, facendolo cadere a terra e causandogli delle lesioni non gravi. Per questo motivo il soggetto ha sporto denuncia, ipotizzando le lesioni colpose. Il che spiega il punto di vista della presunta parte lesa: il padrone del caprone non avrebbe vigilato a sufficienza sui movimenti dell’animale, non evitando così l’infausta incursione nel terreno confinante. Ora il giudice dovrà valutare l’accusa, dopodiché sarà chiesto un eventuale risarcimento per l’accaduto.