E' morta Albertina Cortelloni, fu la prima tassista donna

Pavullese, è morta a 103 anni

Albertina Cortelloni

Albertina Cortelloni

Pavullo, 21 agosto 2017 - Il suo cuore si è fermato piano piano, come un motore che sbuffa, dopo aver macinato migliaia di chilometri. Albertina Cortelloni, la prima tassista donna d’Italia, si è spenta venerdì a 103 anni. Il funerale si tiene oggi alle 15 nella chiesa di Monteobizzo di Pavullo. Il suo segreto di longevità lo aveva svelato il 15 ottobre 2013, quando festeggiò un secolo di vita: «Stare attenti a non esagerare mai con niente». Ma per chi conosce la sua avventura, il consiglio sembrava proprio un paradosso. Albertina Cortelloni di Pavullo, infatti, sfidando pregiudizi e conformismi, fu la prima donna in Italia ad ottenere la patente di taxista. Era il 1936 quando Albertina, nata nel 1913 nella frazione di Renno, riuscì a conseguire la licenza di terzo grado, che permetteva di guidare le auto destinate al servizio pubblico. Un traguardo non da poco, considerando il periodo, e che Albertina ottenne non prima di avere ‘scomodato’ lo stesso Ministero: il Prefetto di Modena, infatti, non voleva saperne di firmare la patente di tassista ad una donna. «Mi sono sempre piaciuti i motori— raccontò durante la festa per i cent’anni davanti al sindaco —. Ho voluto guidare i taxi seguendo il mestiere di mio marito» scomparso nel 1995. Di avventure ne ha dovute affrontare molte. E gli aneddoti non si contano. Come durante la seconda guerra mondiale, quando «rimasi l’unica a Pavullo a guidare un taxi. Trasportavo tutti, anche gli ammalati». Gli uomini, come il marito, Mario Barbari, erano fuori, chi al Fronte, chi tra i partigiani. Rimase lei, sprezzante del pericolo, a servizio del Frignano. «Una volta l’ho scampata per un pelo — ricordò —. I tedeschi giravano con un’auto nera come la mia, e ho rischiato di essere bombardata dai partigiani. Da allora mi hanno detto di indossare un golf rosso perché potessero identificarmi». Colonna portante dell’attività familiare (anche il figlio Paolo ha seguito le stesse orme), Albertina ha guidato il taxi fino all’età di 86 anni, e ne aveva già 85 quando intraprese uno dei viaggi più lunghi: da Pavullo a Grottaglie, in provincia di Taranto. Il Ministero del Lavoro le conferì la medaglia d’oro per la sua lunga e ininterrotta attività. Ha continuato a guidare la macchina fino a 90 anni ed è stata sempre in salute. Le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente alcuni giorni fa. Lascia il figlio Paolo, la nuora Maria Teresa e la nipote Rita.