Neve, frazioni al buio e senz’acqua: aziende agricole in ginocchio

Montese, l’ira del sindaco: «Errata manutenzione delle reti elettriche»

Alcuni scatti  dai paesi dell’Appennino  ancora sommersi dalla neve Continua il lavoro per ripristinare i guasti elettrici

Alcuni scatti dai paesi dell’Appennino ancora sommersi dalla neve Continua il lavoro per ripristinare i guasti elettrici

Appennino (Modena), 15 novembre 2017 - E' ritornato il sole ieri in Appennino dopo il brusco passaggio di Attila, la perturbazione arrivata da Nord che ha portato il crollo repentino della temperatura, una copiosa nevicata e tanti disagi e problemi di viabilità, black out e frazioni senz’acqua ancora nel tardo pomeriggio di ieri. Lunedì erano senza energia elettrica 2110 utenze Hera, poi ridotte a 500 ieri sera (il 90% dei guasti è stato riparato, ha fatto sapere Hera). I maggiori problemi causati dall’interruzione dell’energia elettrica si sono avuti a Montese, Lama Mocogno, Polinago e a Zocca. A Zocca, dove si è interrotta anche l’Adsl, la fornitura dell’acqua ieri era sospesa e in alcune frazioni di Sestola, Montecreto, Polinago, Serramazzoni o Palagano, intermittente.

I disagi per l’interruzione dell’acqua sono comunque in progressiva diminuzione. Una delle situazioni più critiche riguarda la frazione Castelluccio di Montese dove manca l’energia elettrica da lunedì e i rubinetti sono a secco. L’unico bar del paese non ha alzato la serranda: «Abbiamo 5 freezer con scorte. I gelati si sono sciolti e altri generi non sono più utilizzabili», dice la titolare Marisa Sarti. Molti problemi si riscontrano nelle stalle con bovini da latte e da ingrasso. Emilio Guidotti: «Siamo molto preoccupati. Abbiamo riattivato un vecchio generatore, ma non ha sufficiente potenza per fare funzionare i robot e l’altra attrezzatura per mungere». Ieri mattina, il sindaco di Montese Luciano Mazza ha scritto al Prefetto, alla Protezione Civile, a In Rete e ad Hera segnalando «i gravi disservizi provocati dall’interruzione dell’energia elettrica alternata su gran parte del territorio di Montese (oggi le scuole restano chiuse, ndr) e totale nelle zone di Maserno e Castelluccio. In particolare, in queste ultime due zone – precisa –, i disservizi riguardano le numerose aziende agricole che non riescono a svolgere le attività di alimentazione e mungitura delle vaccine ma anche le persone anziane e disabili. Infine una parte consistente del territorio comunale è priva del servizio di erogazione acqua potabile». Per Mazza, «questa situazione è provocata dalla non idonea manutenzione delle piante lungo le linee elettriche. Questa situazione – dice – è stata più volte rappresentata ai gestori delle reti che non hanno provveduto a intervenire con sufficienti risultati. La situazione si ripete ad ogni nevicata di un certo rilievo».

A questo proposito Hera ha spiegato che «ci sono 60 tecnici di Inrete che stanno lavorando per riportare la situazione alla normalità» e che «le opere di manutenzione sono state regolarmente eseguite anche nel Comune di Montese». Hera ha anche aggiunto che alle 17.30 di ieri «tutte le cabine di trasformazione nel Comune di Montese risultano alimentate; permangono alcune decine di guasti sulla rete di bassa tensione che saranno progressivamente risolti». Un superlavoro per i tecnici di Inrete che hanno ispezionato da lunedì oltre 63 chilometri di linee aeree alla ricerca dei punti esatti in cui intervenire, operando spesso in zone impervie impossibili da raggiungere se non a piedi.

E impossibile da raggiungere lo era anche una casa isolata nel bosco di Monzone a Pavullo a causa della strada bloccata da neve e rami caduti. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. La richiesta di aiuto era arrivata da residente che non era riuscito a rientrare a casa dove l’aspettavano la moglie e i figli con i quali è rimasto in contatto telefonico. Una squadra dei Vigili del fuoco, con l’appoggio di uno spartineve privato, ha percorso la strada sterrata all’interno del bosco per oltre 3 chilometri tagliando rami e superando punti con accumulo di neve di quasi un metro. Tutti stanno bene. Per quanto riguarda gli altri comuni, annullati i mercati settimanali di Serramazzoni e di Lama Mocogno.

A Prignano, infine, l’abbondante nevicata ha fatto crollare il palco eretto alcuni anni fa nel Parco della Pace. Costata 20mila euro la struttura era inutilizzata da settembre ma nessuno aveva provveduto a togliere il telo di copertura determinando il crollo.

(ha collaborato Giuliano Pasquesi)