Capolinea senza bagno, autisti in chiesa per fare pipì

Accordo tra una parrocchia e Seta. Gibertoni: "Dirigenti da rimuovere"

La chiesa di Sant’Anna ai Torrazzi

La chiesa di Sant’Anna ai Torrazzi

Modena, 18 gennaio 2017 - Dare da bere agli assetati, da mangiare agli affamati, curare gli infermi, vestire gli ignudi e perché no? Offrire una toilette agli autisti che ne hanno bisogno. Potrebbe costituire l’ottava opera di ‘misericordia corporale’ la disponibilità che la parrocchia sant’Anna dei Torrazzi offre ai conducenti di Seta che arrivano al capolinea della linea 14 e magari hanno necessità di un pit stop per la pipì.

A risolvere l’impellenza è un accordo informale tra l’azienda dei trasporti a corto di bagni chimici e la chiesa ad angolo tra via Argentina e via Portorico. Il parroco don Enzo Solieri, che si picca di guidare una parrocchia in mezzo alle vie con i nomi delle nazioni sudamericane («quelle di Papa Francesco»), sorride: «Beh se vogliamo possiamo chiamarlo un atto di carità, soprattutto per le donne e considerando che in inverno può essere un sollievo avere un punto di riferimento dove fermarsi un attimo prima di riprendere a lavorare».

Anzi, il sacerdote ha anche lasciato agli autisti una copia delle chiavi per accedere senza formalizzarsi troppo alla toilette, una cabina ricavata sotto le scale, a qualche metro all’esterno dell’ingresso della chiesa. «Una volta, quando il circolo è aperto, abbiamo anche accolto una delle autiste offrendole un bicchiere d’acqua». Sostegno insomma del corpo e dell’anima, dove non osano i bilanci Seta rimedia la Provvidenza. Comunque non solo chiese. Seta ha siglato delle intese anche con alcuni locali commerciali per questo tipo di esigenza. Per esempio il bar della stazione piccola, il bar del Polo Leonardo al termine della linea 4, la polisportiva Gino Pini: «Cogliamo l’occasione – riferiscono da Seta – per ringraziare queste strutture per la disponibilità che offrono e ringraziamo anche i nostri autisti che ne usufruiscono. Siamo in contatto con il Comune di Modena per definire altre soluzioni in zone dove è meno facile trovare locali con toilette. I bagni chimici che prima venivano usati avevano delle controindicazioni in termini di accessibilità e igiene».

E’ severo però il giudizio della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Giulia Gibertoni, che ha scoperto la singolare ‘convenzione’ tra Seta e la parrocchia: «La vicenda la dice lunga sull’attenzione che questa azienda riserva ai suoi lavoratori. Il progressivo smantellamento dei bagni chimici ai capolinea dei bus, o il loro totale stato di abbandono, è solo uno dei tanti problemi che avevamo segnalato al presidente Bulgarelli durante la sua audizione in Commissione Trasporti qualche mese fa. Nonostante le sue promesse, però, fino ad oggi non abbiamo visto nessun tipo di intervento concreto se non l’avvio di una strampalata caccia alle streghe per capire come fossimo entrati in possesso delle fotografie che dimostravano evidenti problemi di sicurezza e di igiene sui bus e nei depositi di Seta».

E’ assolutamente paradossale, prosegue Gibertoni, «che, per risolvere il problema dell’assenza di bagni chimici ai capolinea dei bus, Seta pensi di fare affidamento al buon cuore dei cittadini, come dimostra il caso del parroco di Sant’Anna ai Torrazzi. Adesso quello che vogliamo capire è come si intenda procedere per garantire dignità ai lavoratori e un servizio decente ai passeggeri. Intanto però la Regione dovrebbe azzerare i vertici di Seta per manifesta incapacità».