San Cesario, i baby vandali fanno le elementari

Danni, piccoli incendi e assalto alle macchinette self service tutti i giorni dopo la scuola

Baby vandali (immagine di repertorio)

Baby vandali (immagine di repertorio)

San Cesario (Modena), 15 ottobre 2017 - Della baby gang che da un mesetto imperversa in pieno centro a San Cesario, con cadenza quasi quotidiana e una ‘passione’ particolare per il locale self service ‘Passadilà’, ciò che stupisce è l’eta media. Perché i suoi componenti sono più bambini che ragazzi: si va dagli 8 ai 10 anni, e a quanto pare sono tutti e nove italiani. Al mattino scuole elementari e nel tardo pomeriggio vandali in erba.

L’elenco delle loro ‘imprese’ ormai è lungo: col passare del tempo sono anche andate in crescendo, sempre ai danni dei proprietari del negozio, gli stessi del forno a fianco. É la titolare, Barbara Tossani, a scorrere la lista degli episodi subiti, e di certo ne dimentica qualcuno. «Sui guasti alle macchinette self – spiega la commerciante – ormai ho perso il conto. Le bloccano infilando nelle fessure delle piccole caramelle o le manomettono per rubare monete e cialde del caffè. Poi alle cialde, come è successo anche di recente, appiccano il fuoco, oppure le aprono e sporcano dappertutto col caffè.

Un paio di volte hanno anche incendiato due tavolini e abbiamo dovuto ricomprarli, mentre i danni ai distributori ricadono sulla ditta che ce li dà in comodato. Per non parlare dei bicchieri rotti per terra, delle finte telecamere divelte, che avevo messo come deterrente, e delle loro ‘arrampicate’ fino ai climatizzatori per accenderli fuori stagione. Agiscono sempre nella fascia oraria tra le 18 e le 19, quindi dopo la chiusura del mio forno lì a fianco e prima che io torni, alle 19.30, per chiudere anche il negozio. Alcune volte li ho visti e li ho rimproverati, ma loro mi hanno riso in faccia e sono scappati».

A due passi dal locale, però, c’è anche il comando dei vigili urbani. «Infatti mi sono rivolta a loro - continua la titolare – per capire cosa potessi fare, e sono stati molto gentili e collaborativi. So che stanno monitorando la situazione, anche con le telecamere installate fuori dai loro uffici, per cercare di individuare quei ragazzini e da lì contattare poi le famiglie. Perché il problema è che a quell’età non sono imputabili, sono troppo piccoli per essere denunciati. Al limite anch’io sorveglierò la zona ancora di più, e se li sorprendo di nuovo a far danni chiamerò immediatamente gli agenti. Non posso fare altro...». Il tutto con un interrogativo rimasto in sospeso: e i genitori?