Troppo vestite, bagno vietato a due 14enni a Spilamberto

"La religione non c'entra, serve il costume". Giovani musulmane fermate sullo scivolo al Barracuda

Spilamberto, la scivolo della piscina Barracuda (Foto Francesco Rossi)

Spilamberto, la scivolo della piscina Barracuda (Foto Francesco Rossi)

Spilamberto (Modena), 23 agosto 2016  -  Uno dei bagnini le ha fermate un attimo prima che usassero lo scivolo, perché quelle due ragazzine indossavano entrambe dei ‘pantaloncini’ aderenti lunghi fino al ginocchio e una magliettina sintetica a maniche corte, simile a quelle da sub. Poi è stato avvisato il responsabile della struttura, che le ha ‘convocate’ in direzione per spiegare loro come per gettarsi in acqua bisognasse indossare un normale costume da bagno. Dopo aver accennato alla loro religione, le due adolescenti – di origini nordafricane – hanno comunque lasciato perdere e se ne sono andate. Ma il giorno dopo si sono ripresentate in costume da bagno e ogni problema è evaporato.

L’episodio è avvenuto lo scorso week-end nella piscina ‘Barracuda’ di Spilamberto, attirando l’attenzione di alcuni presenti e facendo poi il giro del paese. Anche se non si tratta dell’ormai noto ‘burkini’ delle polemiche, perché le ragazze avevano il capo scoperto, oltre a braccia e gambe coperte solo parzialmente.

"Ma la religione qui non c’entra un bel niente – ha spiegato ieri Gianni Ferrari, gestore della piscina –, l’ho detto chiaramente e in tutta tranquillità anche alle due ragazze, che avranno sui 14-15 anni. Mi sono limitato a far rispettare il regolamento della struttura, affisso anche qua fuori, che vieta semplicemente di fare il bagno vestiti, innanzitutto per motivi di igiene e di sicurezza. La questione igienica non ha bisogno di spiegazioni, mentre per il discorso sicurezza faccio solo notare che in caso di soccorsi in acqua un indumento diverso dal costume può ostacolare seriamente il salvataggio. Per una piscina privata sono regole normali, imposte dal buon senso. E ovviamente sono diverse da quelle che si possono trovare in riva al mare o lungo un fiume".

"A conferma del fatto che la religione di chi viene qui al Barracuda è l’ultimo dei miei pensieri – ha aggiunto Ferrari – vorrei ricordare che in questa struttura entrano regolarmente donne vestite secondo la tradizione islamica: se restano fuori dall’acqua a controllare i loro bambini, nessun problema. Ma per fare il bagno serve sempre il costume. Infatti in altre occasioni abbiamo proibito ad alcune persone di entrare in acqua in mutande, come invece si usa in altre parti del mondo. Qui invece non si può: piuttosto prestiamo loro uno slip da bagno, ma certe regole di igiene e decoro restano. In questa piscina, perlomeno, e se si vuole entrare bisogna rispettarle. Tutti, nessuno escluso".

"Mi fa comunque piacere – ha concluso il gestore della piscina – che le due ragazzine siano tornate il giorno dopo in costume da bagno. Ciò dimostra che hanno capito le mie ragioni, e che non c’è stato alcun rimprovero. Solo un sereno chiarimento. Altrimenti non le avremmo più riviste".

v.g