Caso cardiologia, cadute quasi tutte le accuse contro la prof Modena

L’ex primario condannata in Appello a 8 mesi solo per due episodi di falso: «Non ci fu associazione a delinquere»

La professoressa Modena con l’avvocato Stortoni

La professoressa Modena con l’avvocato Stortoni

Modena, 2 dicembre 2016 - I giudici della Corte d’Appello di Bologna smontano le accuse che costarono la condanna a 4 anni (con rito abbreviato) in primo grado per la prof Maria Grazia Modena. L’ex primario della Cardiologia del Policlinico è stata assolta dai reati di associazione a delinquere, corruzione, truffa e abuso d’ufficio e condannata per due episodi di falso a 8 mesi, pena sospesa.

La prof era stata arrestata (ai domiciliari) nel novembre 2012 assieme al suo braccio destro, il dottor Massimo Sangiorgi, all’epoca dei fatti direttore del laboratorio di Emodinamica: erano accusati insieme ad altri sette medici di aver ideato un sistema di sperimentazioni effettuate senza il consenso informato dei pazienti, utilizzando presidi medici di aziende biomedicali che pagavano Sangiorgi attraverso tre Onlus, studi poi citati nelle pubblicazioni scientifiche dei cardiologi.

Per i giudici di secondo, grado, insomma, l’ex primario non è colpevole di gran parte delle accuse contestate.

Intanto prosegue in tribunale a Modena il processo per gli altri medici, compreso Sangiorgi, che hanno scelto il rito ordinario, e per le aziende biomedicali e i loro legali rappresentanti. In tutto sono una trentina gli imputati. La sentenza che assolve la Modena per molti reati, tra cui appunto l’associazione a delinquere, rischia di ‘scalfire’ il processo in corso.