Anziano picchiato e rapinato in casa. "Pestato con una catena per 200 euro"

Castelfranco, 82enne aggredito a Gaggio all’alba. "Avevo già subito dieci furti"

La porta divelta dai malviventi

La porta divelta dai malviventi

Castelfranco (Modena), 26 settembre 2017 - «All'inizio, quando ho sentito i primi rumori al piano terra, ho pensato che fossero i miei gatti: ne ho cinque. Sono rimasto nel mio letto per un bel po’, ma alla fine mi sono alzato e sono sceso...». È cominciato così l’incubo di Enzo Maselli, 82enne che ieri mattina alle 6, tra le mura del suo casolare a Gaggio, è stato picchiato selvaggiamente con una catena e rapinato da due banditi. Per 200 euro e un cellulare.

«Non avevo altro in casa – ha spiegato l’anziano dopo esser stato medicato, pieno di lividi su entrambe le tempie, sulla fronte e ad una gamba – e uno dei malviventi, l’unico che sono riuscito a vedere, continuava ad urlarmi: ‘Stai zitto! Dammi i soldi!’. Dal portafogli voleva prendere anche la carta che uso in posta per prendere la pensione, voleva che gli dicessi il pin. ‘Il pin?’, gli ho risposto, ‘e chi se lo ricorda!’. Ma nel frattempo continuava a colpirmi con uno di quei catenacci per chiudere i motorini. Faceva un male cane, perché lo teneva per la catena e mi arrivava sempre in testa la serratura».

I delinquenti si sono presentati in due, all’alba, e hanno letteralmente divelto la porta d’ingresso. Il signor Enzo, che abita da solo in una vecchia casa di campagna, era ancora a letto al primo piano a quell’ora. Lo ha svegliato il frastuono, e quando ha deciso di scendere per capire cosa stava succedendo, un bandito travisato con sciarpa e cappello lo ha aggredito a colpi catena.

L’82enne ha reagito, tanto che ne è nata una colluttazione nella quale il malvivente ha perso la ‘maschera’. «Non so se fosse straniero – ha continuato Maselli – perché era bianco e parlava un italiano perfetto. Al massimo potrebbe essere dell’Est, ma mi ricordo solo che era pelato, come me, e che avrà avuto una quarantina d’anni. C’era anche un complice con lui, ma per tutto il tempo è rimasto in un’altra stanza e l’ho solo sentito rovistare».

Quando se sono andati col magrissimo bottino, l’anziano sanguinante ha comunque avuto la forza di raggiungere da solo il bar più vicino, dove ha chiesto di poter avvisare i carabinieri. I militari poco dopo sono intervenuti sul posto e l’amministrazione comunale, una volta avvisata, ha subito attivato i servizi sociali a sostegno della vittima. Che nel frattempo veniva curata in ospedale e dimessa solo poche ore dopo, assistita dal fratello. Le botte ricevute, per una sorta di miracolo, non hanno avuto conseguenze gravi. Solo grossi ematomi, ma niente di rotto. «Sto abbastanza bene – ha aggiunto l’82enne –, solo la gamba mi fa molto male. In quei momenti non ho pensato a niente, devo essere sincero. Solo ‘vada come deve andare’. Non mi avevano mai messo le mani addosso, ma in questi anni ero già stato visitato dai ladri una decina di volte».