Ladri incappucciati svaligiano villetta: sfidando il caldo rubano pelliccia

Cavezzo, razzia in via don Zucchi. Aperta col flessibile la cassaforte nascosta in solaio

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Cavezzo (Modena), 23 giugno 2017 - Hanno fatto irruzione di prima mattina, zittito i cani del vicino e, tagliata la cassaforte in due col flessibile, si sono portati via un ingente bottino di gioielli. Non hanno di certo usato mezze misure i ladri che, mercoledì mattina poco prima delle nove, hanno saccheggiato una villetta in via Don Giuseppe Zucchi a Cavezzo approfittando dell’assenza, per lavoro, dei proprietari. Devono aver studiato bene le abitudini dei padroni, e dei vicini di casa, prima d’entrare in azione.

Ad accorgersi dell’incursione e dare l’allarme è stato un pensionato residente nel condominio dirimpetto alla villetta depredata. Ad entrare per prima in casa, avvertita dal pensionato, la mamma di V.M., il capofamiglia, che abita nel villino adiacente. «Sono andata al mercato prima delle 9 e – racconta la signora Livia – rincasata un’ora dopo. Il vicino si è insospettito vedendo due uomini incappucciati uscire con due grosse borse dalla abitazione di mio figlio e di corsa salire sulla Punto bianca che, parcheggiata davanti al condominio e guidata da un complice, s’è dileguata a velocità sostenuta. Ho trovato la porta d’ingresso forzata e spalancata inoltre i miei due cani, uno di piccola taglia e un cane lupo, stranamente silenziosi. Tutta la casa era a soqquadro e ogni stanza passata al setaccio, con le luci ancora accese. Per crearsi una eventuale via di fuga hanno aperto anche le porte del garage al pianterreno e le finestre sul retro. I ladri dopo aver alzato tutti i quadri e ispezionato la mobilia, al primo e secondo piano, si sono concentrati sul solaio dove hanno scoperto, nascosta dietro un pesante armadio, la cassaforte incassata nel muro. L’odore acre di bruciato propagato dall’uso del flessibile con cui hanno squarciato il forziere – precisa Livia – si sente ancora in tutta la casa. Si sono portati via i preziosi serbati in tanti anni tra cui un pesante collier e altri gioielli di cospicuo valore anche affettivo. Nonostante il caldo di questi giorni si sono presi pure la voluminosa pelliccia in pelo di volpe di mia nuora».

Ne pomeriggio i carabinieri hanno ritrovato, sul ciglio della strada statale a San Marino di Carpi, uno dei borsoni in cui hanno abbandonato i documenti di rogito relativi alle proprietà. «Mia nuora, infermiera in sala operatoria, l’ho avvisata appena terminato il servizio».